Il circus fa tappa a Montmelò per il Gran Premio di Spagna. C’è attesa per una nuova sfida tra Mercedes e Ferrari, ma uno dei motivi dell’appuntamento mondiale è il ritorno del pilota della McLaren Fernando Alonso (che in attesa di saggiare progressi nella competitività ha cambiato colore alla livrea, da argento a grigio scuro quasi nero) sulla pista dove il 22 febbraio scorso ha avuto l’incidente più misterioso della storia della F1, un’uscita di strada anomala durante i test invernali che gli costò sette giorni in ospedale, un mese di inattività e sollevò dubbi sul futuro.
Inizialmente il team disse che un colpo di vento aveva fatto perdere all’ex-ferrarista il controllo della vettura; poi cominciarono a circolare voci e ipotesi di uno shock elettrico, smentite dalla Honda; infine Alonso ha dichiarato di aver avvertito un “indurimento allo sterzo” che non risulta però alla McLaren. Ad oggi, non se ne sa ancora nulla. Però nel Bahrain, il pilota spagnolo è apparso in forma e ha portato a termine la gara, sia pure doppiato.
Quantomeno la macchina si è mostrata affidabile. Resta da vedere se il team è riuscito a migliorare anche la competitività effettiva della MP4-30 che finora non ha dato molte soddisfazioni ad Alonso. Lui però ci tiene a far sapere che si sente felice della scelta: “Se potessi firmare adesso, lo farei. Purtroppo in F1 non c’è alcuna garanzia. La vivo come una sfida, mi diverto e questo mi rende felice”. Certamente il pilota asturiano vorrà far bene sotto gli occhi del pubblico di casa e proprio su quel circuito dove ha strappato la sua ultima vittoria in un Gran Premio, che risale ormai al 2013 con la Ferrari. A complicargli la vita, ci si è messa pure una congiuntivite che lo ha costretto a presentarsi in conferenza stampa con gli occhiali scuri. “Sto cercando di proteggermi il più possibile dalla luce per essere a posto sabato e domenica”. Oggi come oggi, anche un piazzamento cancellerebbe l’amaro inizio della stagione di Alonso che, nemesi vuole, vede la Ferrari volare e Vettel alitare sul collo delle Mercedes non più così imprendibili.
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