(di Lorenzo Trombetta)
(ANSAmed) – BEIRUT – Il decennale dissidio politico e dottrinale tra la casa regnante saudita e la Fratellanza musulmana, potente in Qatar, è esploso oggi in tutta la sua evidenza con la decisione di Riad di bandire come “terrorista” il movimento islamico che aveva cercato di cavalcare l’onda di proteste in tutto il mondo arabo dalla primavera del 2011 e che minacciava la tenuta del regno saudita.
La decisione arriva all’indomani della rottura formalizzata in seno al Consiglio di cooperazione del Golfo tra l’Arabia Saudita e i suoi due satelliti (Bahrain e Emirati Arabi Uniti) da un lato e il Qatar dall’altro, da anni emergente potenza diplomatica e politica della Penisola araba e di tutto il Medio Oriente, ma dal 2013 indebolito da una delicata transizione interna di potere.
Con un decreto ministeriale, Riad ha oggi inserito nei gruppi “terroristi” anche le due formazioni qaediste operative in Siria, la Jabhat an-Nusra e lo Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isis), intimando a tutti i mujaheddin sauditi (circa 1.200, secondo stime di Riad) impegnati all’estero, in particolare nel teatro siriano, di tornare in patria.
Il mese scorso, un decreto reale saudita aveva introdotto la pena tra i tre e i 20 anni di carcere a tutti i cittadini del regno ritenuti colpevoli di essersi recati a combattere all’estero.
Arabia Saudita e Qatar sostengono entrambi il fronte armato contro il regime di Damasco, ma nell’ultimo anno Riad e Doha hanno avuto più occasioni di attriti che di intesa, e non solo nel dossier siriano. I Sauditi accusano il Qatar di intromettersi negli affari del Bahrain e in quelli dello Yemen, Paesi dove le minoranze sciite vicine all’Iran da tempo sfidano i poteri costituiti a Manama e a Sanaa e sostenuti da Riad.
Il Regno saudita ha accolto con favore la caduta del regime dei Fratelli musulmani in Egitto e sostiene di fatto la restaurazione del potere militare al Cairo. L’ondata di proteste politiche in tutto il mondo arabo hanno costituito sin dal 2011 una evidente minaccia al regime oscurantista di Riad. (ANSAmed).