«Auto più veloci di due secondi a giro anche grazie a noi»

Hanno le idee chiare alla Pirelli. Dal quartier generale di Milano hanno infatti già annunciato quali pneumatici verranno schierati ai Gran premi di Australia, Malesia, Cina e Bahrain, prime quattro gare del Mondiale 2015.

«A Melbourne – spiega Paul Hembery, direttore di Pirelli Motorsport – porteremo il P Zero Bianco medium e il P Zero Giallo soft, una scelta collaudata ed equilibrata per le diverse esigenze tecniche e le svariate possibilità meteo che si incontrano sul circuito semi-permanente di Albert Park. Il tracciato di Sepang, teatro del Gran premio della Malesia, è invece noto per il suo asfalto molto abrasivo e per le elevate temperature ambientali. La combinazione tra la P Zero Arancio hard e la P Zero Bianco medium ci sembra quindi la scelta migliore per questa gara».

Scelte mirate. Poi ci saranno Cina e Bahrain. «Nel primo di questi due Gran Premi – riprende Hembery – tornerà l’accoppiata P Zero Bianco medium e P Zero Giallo soft, in ragione dell’elevato livello di degrado imposto agli pneumatici dalla tipologia del circuito di Shangai, spesso palcoscenico di Gran premi particolarmente combattuti e con l’adozione di diverse strategie. Di nuovo P Zero Bianco medium e P Zero Giallo soft per la quarta gara stagionale in Bahrain, un tracciato molto variegato e severo soprattutto per le gomme posteriori, nonché cornice di un Gran premio molto particolare, che scatta nel tardo pomeriggio per concludersi con il buio, accompagnato dal brusco calo delle temperature, sia ambientali che dell’asfalto».

L’evoluzione delle gomme. Paul Hembery tiene a sottolineare un altro particolare significativo. «Quest’anno – dice il direttore di Pirelli Motorsport – la gamma P Zero è evoluta rispetto al 2014, con una nuova costruzione al posteriore, realizzata appositamente per distribuire forze e temperature in modo più uniforme, e con una nuova mescola per il P Zero Rosso supersoft».

Il responso dei test. Ma veniamo agli ultimi test invernali che si sono tenuti a Barcellona. Nei quattro giorni a disposizione dei team sono stati complessivamente compiuti 3.502 giri, con un notevole miglioramento delle performance rispetto alla pole position del Gran premio di Spagna dello scorso anno.

«Barcellona – commenta Paul Hembery – ha rappresentato l’ultima opportunità per le scuderie per valutare l’interazione tra i nostri nuovi pneumatici e le monoposto 2015 che, come tutti abbiamo ormai notato, sembrano essere significativamente più veloci rispetto al 2014. Abbiamo visto una differenza di due secondi, e questo divario potrebbe essere ancora maggiore per le mescole più morbide. Come conseguenza, il modo in cui le gomme interagiscono con le vetture si è modificato, il che avrà chiaramente un effetto sul set-up e sulla strategia. Anche se in alcuni giorni abbiamo avuto temperature della pista che hanno raggiunto i 31 gradi centigradi, le condizioni sono state generalmente molto più fredde di quelle che tipicamente si incontrano nella maggior parte delle gare».

«Tale differenza di condizioni – precisa il direttore di Pirelli Motorsport – è un altro fattore che deve essere tenuto in considerazione, in particolare per le hard».

Impressioni positive. A Barcellona i team hanno potuto testare l’intero range Pirelli 2015 e le valutazioni sono state tutto sommato più che positive. Montmelò è ben noto per essere un circuito tecnico e variegato, luogo di prova ideale per indagare ogni aspetto del comportamento delle gomme. Lo stesso Hembery dice che è troppo presto per trarre delle conclusioni, ma in Pirelli sono già numerosi i punti di riferimento.

«Il miglior tempo dei test, segnato con la gomma soft, è stato – rileva Hembery – di due secondi e mezzo più veloce della pole dello scorso anno. Anche se c’è stato qualche scroscio di pioggia, le gomme intermedie sono state testate poco. Rispetto al 2014 è chiaro che la maggior parte dei team è già pronta per affrontare la stagione ormai alle porte».

E questo non è un aspetto di poco conto. L’acquisizione di una spiccata familiarità con le gomme non può che essere un vantaggio per le scuderie, che in questo modo hanno la possibilità di concentrarsi su meccanica e affidabilità sin dalle prime battute del Mondiale.

Cristiano Marcacci

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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