Roma, 05 novembre 2012, Nena News – Cinque esplosioni, provocate da altrettante bombe, hanno sconvolto oggi il centro di Manama e ucciso due lavoratori asiatici addetti alle pulizie.
Si è trattato di ordigni rudimentali, ha detto un portavoce del ministero dell’interno puntando l’indice contro gli attivisti dell’opposizione. Questi ultimi respingono l’accusa e chiamamo in causa i servizi di sicurezza governativi che, dicono, avrebbero architettato gli attentati per giustificare la repressione in atto nel paese ordinata dalla monarchia della dinastia Al-Khalifa.
L’esponente politico dell’opposizione, Matar Matar, del partito sciita Wefaq, ha escluso che il movimento per le riforme e la democrazia sia dietro le cinque esplosioni. Maryam al Khawaja, del Centro del Bahrain per i diritti umani, ha chiesto un’inchiesta indipendente sull’accaduto.
Le esplosioni sono avvenute tra le 4.30 e le 9.30 locali nei quartieri di Qudaibiya e Adliya. Uno degli attacchi avvenuto davanti ad un cinema ha provocato i due morti e il ferimento di un terzo lavoratore asiatico.
Il Bahrain, stretto alleato degli Stati Uniti e base della V Flotta americana, è teatro dal febbraio 2011 di proteste popolari, in prevalenza a maggioranza sciita, contro la monarchia assoluta degli al Khalifa. Nena News