Un’interpretazione poetica del patrimonio culturale del Bahrain. È il messaggio che passa il padiglione all’Expo Milano 2015 di questo regno insulare, dalla millenaria tradizione agricola (già nel 3 mila a.C. la città bahrainita di Dilmun era crocevia dei commerci fra la Mesopotamia e la valle dell’Indo), resa possibile dalla presenza di fonti d’acqua dolce, ma anche dallo sviluppo delle tecniche di dissalazione dell’acqua.
Lo spazio di 2 mila mq, dal titolo «Archeologie del verde», alterna ambienti chiusi con frutteti, in ciascuno dei quali prevale una delle dieci piante tradizionalmente coltivate nell’arcipelago: melograno, banano, papaia, fico, fico d’India, vite, palma da datteri, mango, olivo, agrumi; e che ospitano autentici reperti archeologici bahrainiti.