Anthony Davidson e Sebastien Buemi hanno vinto il titolo piloti del World Endurance Championship al termine della 6 Ore del Bahrain, andata in scena questo pomeriggio sul tracciato di Sakhir-Bahrain International Circuit.
L’equipaggio della Toyota ha però passato sei ore di grande tensione perché, dopo un avvio molto promettente, ha dovuto fare i conti con un guasto all’alternatore della Toyota TS040 Hybrid, che ha costretto i due pretendenti al titolo a rientrare ai box per la sostituzione del pezzo danneggiato e a perdere la possibilità di battagliare con la vettura gemella per la vittoria della 6 Ore in Oriente.
Rientrati in ultima posizione, Davidson e Buemi sono stati protagonisti di una grande risalita a suon di giri veloci e hanno rimontato sino all’undicesimo posto assoluto, posizione utile per conquistare il titolo dato il piazzamento finale dell’unico equipaggio che avrebbe potuto contrastarli. Lotterer, Fassler e Treluyer, al volante dell’Audi R18 e-tron quattro hanno infatti chiuso la corsa al quarto posto assoluto, consegnando così il titolo ai rivali. Quinta posizione per la R18 e-tron quattro numero uno, affidata a Lucas Di Grassi, Tom Kristensen e Loic Duval.
La corsa è stata vinta dalla Toyota TS040 Hybrid condotta da Alexander Wurz, Stephane Sarrazin e Mike Conway, in grado di superare nelle prime battute di gara la Porsche 919 Hybrid scattata in pole e affidata a Neel Jani e Romain Dumas, involandosi poi verso un successo che conferma una volta di più la netta superiorità dei prototipi nipponici. Secondo e terzo posto per le Porsche 919 dei polemen e dell’equipaggio formato da Webber/Hartley/Bernhard, che hanno conquistato un risultato molto importante per la casa tedesca, in netta crescita nelle ultime uscite.
Il team Oreca KCMG ha conquistato la seconda vittoria della stagione in LMP2, con al volante Alex Imperatori, Richard Bradley e Matt Howson. L’equipaggio ha dovuto fare i conti con i colleghi al volante della vettura gemella – Nicolas Minassian, Maurizio Mediani e Sergey Zlobin – sino al ritiro di quest’ultima per un principio d’incendio al retrotreno, che ha lasciato via libera a Imperatori, Bradley e Howson.
Gianmaria Bruni e Toni Vilander hanno invece trionfato in GTE-Pro al volante della loro Ferrari 458 Italia, preparata dalla Scuderia di Amato Ferrari, divenendo campioni del mondo di categoria. Darren Turner e Stefan Mucke hanno chiuso di poco alle spalle dell’equipaggio Ferrari, avendo fermato una volta in più la propria Aston Martin Vantage. Strategia insufficiente, però, per riuscire a passare la Rossa nelle tornate finali, chiudendo secondi di categoria.
David Heinemeier Hansson e Kristian Poulsen hanno invece conquistato il titolo nella categoria GTE-Am al volante della loro Aston Martin Vantage, dopo aver conquistato ben quattro vittorie stagionali, questa volta in compagnia del pilota danese Nicki Thiim, proveniente dalla Porsche Supercup.