MILANO – La vittoria di Fernando Alonso al Gran Premio di Shanghai ha riacceso l’entusiasmo negli animi dei tifosi Ferrari. E a ragion veduta, perchè non è stato un “jolly” pescato con abilità da un torrente malese come lo scorso anno, ma un successo cristallino maturato grazie ad un passo gara finalmente superiore rispetto alla diretta concorrenza, in condizioni di pista completamente asciutta. “Fernando, non c’è bisogno di spingere così, stai già guadagnando più di mezzo secondo a settore su Vettel“, comunicava Andrea Stella, ingegnere di pista di Alonso a pochi giri dalla bandiera a scacchi. Pronta arriva la risposta dell’asturiano: “Ma io non sto spingendo“.
Un botta e risposta inimmaginabile nel recente passato, stagioni in cui Alonso e la Rossa erano costretti ad una sfiancante (e continua) rincorsa per cercare di limitare i danni nei confronti di avversari chiaramente superiori. L’asturiano ci ha sempre messo più di una pezza, strappando con i denti successi inaspettati, ma sulla lunga il conto è stato sempre pagato. Dopo Shanghai, invece, i presupposti per condurre un campionato tutto all’attacco ci sono eccome.
Intervistato da “Autosport”, il team principal Ferrari, Stefano Domenicali, preferisce mantenere i piedi ben saldi a terra nonostante il netto dominio cinese: “La macchina è sicuramente migliorata rispetto allo scorso anno, ma ancora non basta e sarà nostro compito lavorare duro per migliorarne ulteriormente certi aspetti“. Domenicali ricorda l’estenuante campionato 2012, iniziato inaspettatamente bene, concluso in totale sofferenza: “Lo scorso anno siamo riusciti a segnare molti punti nella prima parte di campionato, ma sulla lunga abbiamo perso la corsa agli aggiornamenti tecnici. Le altre squadre ci hanno battuto sul tempo”. Sarà proprio questo il target 2013 per gli uomini in rosso, non mollare sulla lunga distanza: “Dobbiamo cercare di alzare l’asticella ogni gara, anche dopo la pausa estiva. Quest’anno abbiamo una base (la F138 n.d.r) su cui lavorare sicuramente buona. Detto questo, non siamo ancora al top, specialmente in qualifica”.
E domenica si corre in Bahrain, tappa bollente sotto tutti i punti di vista, considerato il clima ostile che serpeggia in zona ormai da diversi anni. Un tracciato atipico, dove il più recente successo Ferrari risale al 2010, vittoria di Fernando Alonso al suo debutto nella rossa di Maranello. Stefano Domenicali preferisce non sbilanciarsi a riguardo: “Le condizioni saranno molto diverse rispetto alla Cina, è difficile provare a farsi ora un’idea degli eventuali rapporti di forza tra i top team“.
Lorenzo Lucidi