Da scarti della Formula 1 a campioni del mondo: questa, in pillole, può essere la storia di Sebastien Buemi ed Anthony Davidson, che hanno vinto quest’oggi il titolo piloti nel World Endurance Championship (WEC) al termine della 6 ore del Bahrain, che si è svolta quest’oggi sul circuito di Sakhir.
Una gara che non è stata affatto facile per il duo, che ha passato 6 ore da incubo nelle quali, dopo un’ottima partenza, è dovuto rientrare ai box per un guasto all’alternatore della Toyota ibrida e perdere la possibilità di lottare per la vittoria contro la vettura gemella di Wurz-Sarrazin-Conway: Buemi e Davidson sono rientrati in ultima posizione, ma hanno poi attuato una fantastica rimonta a suon di sorpassi e giri veloci fino all’11° posto finale assoluto, un piazzamento ideale per la conquista del titolo.
I rivali dell’Audi e-tron Lotterer, Fassler e Treluyer, infatti, sono arrivati soltanto quarti davanti all’altro equipaggio dei tre anelli formato da Di Grassi, Kristensen e Duval, e non hanno potuto far nulla per evitare il trionfo di Buemi e Davidson: la gara, invece, è stata vinta dai già citati Wurz-Sarrazin-Conway, che hanno superato in extremis la Porsche di Jani e Dumas, dimostrando la netta superiorità della vettura nipponica sulle altre concorrenti, mentre Webber-Hartley-Bernhard, sempre su Porsche, sono arrivati terzi.
Nella classe LMP2, la vittoria è andata all’Oreca di Imperatori, Bradley e Howson, e sono stati assegnati quest’oggi anche i titoli delle classi GTE-Pro e GTE-Am: nella prima, trionfo per Gianmaria Bruni e Toni Vilander con la Ferrari 458 Italia (hanno vinto anche la gara), nella seconda invece ha vinto il titolo l’equipaggio composto da Hansson e Poulsen, alla guida di un’Aston Martin Vantage.
Fonte foto: omnicorse.it