In lingua araba significa Regno dei due mari, quasi come se questa piccola isola del Golfo Persico fosse predestinata già per il nome che porta a essere una terra di passaggio, di incontro di culture, di ricchezza.
Il Bahrain è una delle tante porzioni di mondo che partecipano a Expo 2015, e lo fa con un Padiglione che per la sua architettura e per il suo contenuto vuole essere paradigma dell’identità di questo Stato.
il regno del bahrain dopo expo trasforma il suo padiglione in un orto botanico
Il Padiglione del Bahrain è una struttura di duemila metri quadri intitolata Archeologia del verde. Entrandovi, ci si muove in un paesaggio fluido di frutteti, ognuno dei quali creato con una delle principali varietà di alberi da frutto del Regno.
I frutteti sono separati fra loro da bianchi pannelli prefabbricati di calcestruzzo, e mostrano il rigoglioso patrimonio agrario dell’arcipelago di isole di cui il Bahrain fa parte. Questo Stato viene infatti definito Il giardino dell’Eden, a riprova di che terra lussureggiante sia.
Al termine dell’Esposizione Universale il Padiglione verrà smontato, ma nulla andrà buttato. L’intera struttura sarà infatti trasportata e riutilizzata proprio nel territorio arabo del Regno: gli alberi da frutto andranno a costituire uno splendido orto botanico con il potere di affascinare ancora migliaia di persone, e i pannelli della struttura diventeranno una promenade nella capitale Manama.
nel padiglione anche una mostra archeologica e specialità culinarie del bahrain
Non solo verde, ma anche storia. Fra un albero e l’altro, nel labirinto bianco del Padiglione è allestita una mostra di manufatti archeologici provenienti dalle antiche civiltà di Dilmun e Tylos, attraverso i quali è possibile scorgere la storia dell’agricoltura e dei miti di quei popoli.
Obiettivo della partecipazione del Bahrain a Expo è far conoscere la propria cultura, il proprio potenziale e il proprio passato a tutti i visitatori della manifestazione che per sei mesi porta Milano sotto i riflettori del mondo intero.
E ovviamente non può mancare il cibo, grande insostituibile protagonista di questa Esposizione Universale. All’interno del Padiglione del Bahrain è presente infatti un punto di ristoro, presso il quale poter assaggiare le prelibatezze della cucina di questo Paese, preparate in equilibrio fra tradizione e innovazione dallo chef Narise Kamber. La frutta, principale materia prima delle usanze culinarie del Bahrain, è declinata in una folta serie di piatti diversi che stuzzicano il palato con delicatezza.
e dopo la moda, il bahrain guarda al futuro
Il potenziale di questo Regno si declina anche nella moda. La stilista bahreinita Hind Matar ha realizzato una capsule collection appositamente per la partecipazione del suo Paese natio a Expo 2015.
Si tratta di una collezione densa di temi, i cui abiti calcano nelle forme l’architettura del Padiglione per la presenza di componenti smontabili, e nei colori l’arte della tappezzeria del Bahrain, con il suo tripudio di nuance e il fitto intreccio di tessuti.
Il Bahrain a Expo 2015 ricorda e racconta la sua storia e traccia le linee del suo futuro, abbracciando in sé e nel suo popolo una tradizione di lavoro agricolo e un’innovazione da costruire passo dopo passo.