La stagione di Formula 1 è iniziata da appena due Gran Premi ma per alcuni piloti il clima si sta già facendo molto caldo. In particolare è da segnalare la sfortunata partenza a rilento di Daniel Ricciardo. Arrivato in Red Bull questo inverno con la voglia di imporsi e provare a spodestare il campione di box Sebastian Vettel, il pilota australiano è fermo a quota 0 punti dopo i primi due gp. Anche in Williams Mercedes ci sono già i primi malumori tra i due piloti: Felipe Massa e Valterri Bottas. Se il team non riuscisse ad arginare velocemente il problema potrebbe essere dannoso aver due piloti in competizione tra loro. Gli strascichi polemici ci sono eccome, vediamo cosa è successo nelle ore post GP della Malesia.
GP Malesia F1 2014 highlights
Doppietta Mercedes nel Gran Premio della Malesia, secondo appuntamento stagionale del Mondiale di Formula Uno. Lewis Hamilton ha dominato sul circuito di Sepang vincendo davanti al compagno di squadra Nico Rosberg
La FIA usa la mano pesante su Ricciardo
La prima stagione in Red Bull per Daniel Ricciardo si sta facendo più complicata del previsto. In Australia è giunto al traguardo in seconda posizione ma ha dovuto abbandonare i 18 punti conquistati per un problema di eccessivo consumo di benzina da parte della sua monoposto. Arrivato in Malesia con tanta voglia di fare è riuscito a lottare fino ad una quindicina di giri dalla fine per la quarta posizione. Poi al cambio gomme i meccanici della Red Bull hanno fatto la frittata. Anteriore sinistra montata male, il pilota riparte ma viene subito fermato dai meccanici che lo rispingono a mano nella piazzola per avvitare meglio il bullone onde evitare che si ripetesse l’episodio della passata stagione del Nurburgring con un cameramen investito da una gomma “impazzita” della macchina di Webber. Rientrato in pista in 14esima posizione, Ricciardo ha subito anche uno stop and go che ha di fatto chiuso la propria gara. Finita qui la disavventura di Daniel? affatto. I giudici a fine gara hanno punito ulteriormente i meccanici della Red Bull per il gesto della “spinta a mano” durante il pit stop che, da regolamento, non è possibile. Questa sanzione retrocederà lo sfortunato pilota australiano di 10 posizioni nella griglia di partenza del Bahrain compromettendo in parte già anche la terza gara della stagione. Nel complesso Daniel sembra il degno erede di Mark Webber che nelle sue stagioni in Red Bull ha dovuto faticare più con la “sfortuna” che con gli avversari in pista.
Massa già ai ferri corti con la Williams
Sono già tempi duri se non durissimi per Felipe Massa nella nuova squadra. Nel finale del GP della Malesia i due piloti della Williams erano in settima e ottava posizione a poca distanza da Jenson Button sesto in classifica. L’ex ferrarista era davanti al suo giovane compagno di squadra Valterri Bottas e dal muretto è arrivata una indicazione inaspettata per il brasiliano. Il succo del discorso del team è stato questo: “Fatti superare da Bottas che è più veloce di te”, una frase che Felipe ha dovuto sentire per tanti lunghissimi anni in Ferrari quando i vari Schumacher, Raikkonen e Alonso avevano il “piede più pesante” del suo e il povero Felipe si ritrovava a fare da tappo al compagno. Ieri è successo lo stesso ma l’orgoglio del brasiliano che, qualche settimana fa ha dichiarato che non farà mai più “il servo” di nessun compagno, ha prevalso e sul traguardo l’ordine è stato: Button sesto, Massa settimo e Bottas ottavo.
Nella conferenza stampa post gara il clima tra i due piloti Williams è sembrato “gelido” con Bottas che alla domanda su cosa fosse successo nel finale di gara con gli ordini del muretto non rispettati da Felipe Massa, il pilota finlandese ha risposto con un : “se avete un’altra domanda è meglio. Di questo argomento dovete parlare col team. Non sono arrabbiato ma credo che ci fosse la possibilità per una posizione migliore (Bottas poteva ambire al sesto posto di Button, ndr) ma di questa faccenda ne parlare la Williams.”
Insomma a Bottas non è andata giù la scelta di Felipe di mantenere la sua posizione e di non lasciare strada al compagno. Nell’intervista anche Felipe Massa ha voluto spiegare il “suo” finale di gara. “Ho sofferto un po’ con le temperature della macchina ma ho provato fino alla fine a superare Button ma non è stato facile come del resto Bottas non è riuscito a passarmi. Nel complesso è stata una gara più difficile che in Australia e sono sicuro che in Bahrain possiamo fare meglio.”
Quello che sorge spontaneo è sul come arriveranno i piloti Williams all’appuntamento nel deserto. Attualmente in classifica generale Valterri Bottas è ottavo frutto dei suoi 14 punti e probabilmente se Massa avesse lasciato pista libera i punti potevano essere 18. Felipe Massa dal canto suo, dopo lo 0 in Australia, ha collezionato i primi 6 punti stagionali. Cosa succederà se in Bahrain il giovane pilota finlandese dovesse piazzarsi davanti al compagno di scuderia? Massa resterebbe la prima guida del team o dopo appena tre gare diventerebbe il secondo pilota anche in Williams? Dopo i test invernali per Felipe la Williams sembrava una oasi felice con una monoposto nel complesso positiva e veloce, un motore Mercedes che è il più performante e con un inesperto compagno di squadra da catechizzare come seconda guida. Invece il giovane ragazzino ha dimostrato in questi primi due Gran Premi di saperci fare e dopo aver battagliato in Australia con Alonso per il quarto posto, ieri poteva fare qualcosina in più dell’ottavo posto finale. Per Felipe, se il rendimento non dovesse cambiare drasticamente nel prossimo Gp, lo spettro della seconda guida si farà subito ingombrante.
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Vedi anche:
GP Malesia F1 2014, gara
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