La Ferrari di Alonso in azione in Bahrain. Afp

Sorpresa dal deserto del Bahrain: la Mercedes, in crisi venerdì, risorge in qualifica con Nico Rosberg che regala la seconda pole consecutiva in questa stagione alla Casa di Stoccarda dopo quella ottenuta da Lewis Hamilton la scorsa settimana a Shanghai: sarà una prima fila tutta tedesca perché accanto a Nico ci sarà il tre volte campione del mondo Sebastian Vettel.

Bahrain, rosberg parte in pole

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Bahrain, Rosberg parte in pole

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ALONSO TERZO —
Terzo Alonso che dopo aver compiuto due errori, all’ingresso e in uscita del rettifilo opposto, ha rinunciato all’assalto finale. Al suo fianco ci sarà l’altra Ferrari quella di Massa, che ha scelto una strategia differente, qualificandosi con le dure: il brasiliano è finito sesto ma guadagnerà due posizioni su Hamilton (-5 in griglia) e Webber che gli si sono classificati davanti. Una strategia che potrebbe essere vincente. A chiudere i migliori dieci Sutil, un Raikkonen sottotono e Button, che non girando si è tenuto l’opportunità di scegliere la mescola con la quale partire.

in q2 —
È Vettel a ottenere il miglior tempo: come il suo compagno di squadra, il tedesco compie due tentativi, il primo a prove appena iniziate con le gomme medie usate in Q1, poi con un altro treno fresco. A Rosberg (2°) ne basta, invece, uno solo di medie per piazzarsi alle sue spalle così come ad Alonso che chiude quinto, dietro anche Webber e Raikkonen (due tentativi per ciascuno); pure lo scozzese Di Resta che si piazza alle spalle della Ferrari usa un solo treno di pneumatici. Vanno fuori: Grosjean (11°) ancora deludente con la Lotus, malgrado il nuovo telaio e i miglioramenti del mattino, Perez (McLaren) 12°, Ricciardo (Toro Rosso) 13°, Hulkenberg (Sauber) 14°, Bottas (Williams) 15° e Vergne (Toro Rosso) 16°.

in q1 —
La sorpresa è rappresentata dalle Red Bull che come in Cina adottano una strategia differente rispetto ai rivali: ovvero affrontano la prima fase con un treno di gomme medie, imitati da Button (McLaren). Strano perché al mattino Vettel con le dure era andato velocissimo: l’obiettivo è probabilmente conservare intatti tutti i treni di gomme dure per la gara. Ma è Fernando Alonso, che gira appunto con le Pirelli arancioni, l’unico a scendere sotto il muro dell’1’33” (1’32”878): il ferrarista precede Vettel, Rosberg, Grosjean e Hamilton, che dopo l’inconveniente nelle libere (rottura della sospensione posteriore sinistra) è stato costretto a sostituire il cambio e perderà cinque posizioni sullo schieramento. Fuori subito: Maldonado (Williams) 17°, Gutierrez (Sauber) che partirà ultimo (ha subito una penalizzazione di 5 posti in Cina per aver tamponato Sutil) 18°, Pic (Caterham) 19°, Bianchi (Marussia) che ai box ha poi accusato un principio d’incendio; 20°, Van der Garde (Caterham) 21°, Chilton (Marussia) 22°.

nelle libere —
Fernando Alonso aveva chiuso l’ultima sessione di prove libere con il miglior tempo (1’33”247). Ma non tutto era filato liscio: quando mancavano 37 minuti alla fine, lo spagnolo, che stava ancora saggiando la consistenza delle Pirelli arancioni (dure), è stato protagonista di un testa-coda. È accaduto durante il cambio di direzione tra la curva 2 e 3: “Un errore mio, la macchina mi è scappata via”, ha ammesso il pilota con il team. La F138 è finita dritta nella ghiaia, ma fortunatamente Alonso è riuscito ad uscirne per tornare ai box per poi uscirne con le gomme medie con le quali ha appunto ottenuto il miglior tempo. Dietro di lui si era piazzato un Vettel assai nervoso, disturbato nel giro buono con le medie dalla Caterham di Van Der Garde che non gli ha lasciato strada (l’olandese è stato per questo mandato letteralmente a quel paese dal tre volte iridato; n.d.r.). A seguire Webber (che sarà costretto a partire domani tre posizioni indietro), Raikkonen (a 0”186) e Hamilton.

dal nostro inviato
Andrea Cremonesi© RIPRODUZIONE RISERVATA