11 marzo 2014 – La Lotus si avvicina a Melbourne con una sola certezza in un mare di punti interrogativi: l’affidabilità sarà un problema. Per tutti.
Quello di Enstone è stato il team peggiore tra quelli visti fin qui: ha fatto segnare gli ultimi tempi in Bahrain, delle tre sessioni di test ne ha disputate due (per scelta) e con 1.250 chilometri all’attivo si è fermata a oltre 400 chilometri dalla Red Bull che ha passato più tempo ai box che in pista.
Non potendo contare sulle proprie forze, almeno al momento, l’unico modo per tornare da Melbourne con qualcosa in tasca, ammesso che veda la bandiera a scacchi (e prima ancora il semaforo verde), è sperare nelle disgrazie altrui, operazione che assomiglia comunque più a un gioco di realismo che non di sola speranza.
Nick Chester prevede quindi che anche i team apparentemente davanti con ampio margine potranno avere grossi problemi nel completare la gara in Australia: “Penso che tutti i team siano preoccupati“, si legge su Autosport. “Non solo quelli motorizzati Renault. Tutti sanno che se si accusano certi problemi, finisce che ti servono tre-quattro ore per risolverli; chiunque può avere un problema al mattino e non riuscire a girare nel pomeriggio. Potrebbe essere difficile”.
Se la Red Bull ha parlato di due mesi di ritardo, la Lotus si allinea più al mese della Toro Rosso e confida di ritrovare parte della competitività perduta entro il Gran Premio del Bahrain; ma Chester tiene a precisare che il problema non risiede solo a Enstone, e che decisivi saranno gli sviluppi sul fronte motore: “Dipende molto dai progressi che faremo con Renault. Penso che le prime due gare saranno difficili. Spero che per la terza gara riusciremo a essere in una posizione molto migliore. Dipende davvero dalle soluzioni che Renault porterà e quanto velocemente le troverà”.
Interventi possibili perché, come tiene a precisare Chester, la scadenza del 28 febbraio per l’omologazione dei motori “significa che non si possono migliorare le prestazioni ma si può intervenire per ragioni di affidabilità. E questo lo faranno tutti i motoristi nel corso dell’anno. Anche chi ha fatto più chilometri di noi avranno degli elementi su cui intervenire per l’affidabilità”.
F1P | Matteo Sala