29 aprile 2015 – Secondo il vice team principal della Force India, Robert Fernley, la scuderia anglo indiana con base a Silverstone può dirsi soddisfatta per aver limitato i danni in queste prime quattro gare della stagione.
Grazie all’ottavo posto di Sergio Perez in Bahrain e ai punti conquistati in occasione dell’apertura stagionale a Melbourne, il team di proprietà di Vijay Mallya si mantiene ad un punto in classifica dall’accoppiata formata da Lotus e Toro Rosso. “Ovviamente per queste prime quattro gare abbiamo cercato di limitare i danni” – ha dichiarato Fernley a Motorsport.com – “Penso che gli sforzi fatti dal team per ottenere una buona posizione nelle qualifiche in Bahrain ci abbiano fornito un’opportunità interessante e noi l’abbiamo colta a piene mani. Ciò significa che dopo quattro gare siamo messi abbastanza bene e alla pari dei nostri concorrenti diretti. Visto dove eravamo dopo i test di Barcellona credevo che non ci saremmo mai riusciti. Ci sono solo Lotus e Toro Rosso che si trovano un punto davanti a noi e la Sauber che non si trova molto lontano. Da questo punto di vista siamo in buona forma, tanto che l’obiettivo di limitare i danni è stato centrato”.
A conferma delle indiscrezioni pubblicate sul finire della scorsa settimana da Auto Motor und Sport, Fernley ha spiegato che a Barcellona si vedrà un primo aggiornamento del pacchetto evolutivo che verrà poi deliberato per intero entro il Gran Premio d’Austria del mese di giugno: “Ci sono dei componenti in arrivo, ma niente che possa incrementare se non di poco le prestazioni. Il resto degli aggiornamenti sarà pronto entro l’Austria”.
Tornando un attimo sulla gara disputata in Bahrain dai due piloti della squadra, Sergio Perez e Nico Hulkenberg, il vice team principal della Force India ha detto che, nonostante quest’ultimo non sia riuscito ad ottenere un buon risultato, la tattica adottata per il tedesco si è rivelata utile anche ai fini della posizione che è riuscito a conquistare il suo compagno di squadra. “Nico non è stato protagonista di una delle migliori partenze e ha perso un paio di posizioni” – ha aggiunto Fernley – “Aveva un buon ritmo nel primo stint e così abbiamo pensato che le tre soste fossero la strategia giusta per lui. Tuttavia non è riuscito a fornire le prestazioni che una tattica del genere avrebbe richiesto in quella situazione. Comunque, a volte, una strategia alternativa può diventare un beneficio per l’altra vettura. In tal senso penso che Nico abbia fatto un ottimo lavoro di squadra nel primo stint, cosa che ha contribuito nell’aiutare Checo a passare davanti a tre o quattro vetture. Questo, ovviamente, senza nulla togliere alla prova perfetta messa in mostra da Checo”.
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