15 aprile 2015 – Il Circus della F1 sbarca sul tracciato di Sakhir per la quarta prova del campionato mondiale 2015. Grazie alle indicazioni fornite dal Lotus F1 Team e dalla Pirelli, riassumiamo quelle che sono le principali caratteristiche della pista del Bahrain e il lavoro di messa a punto necessario per adattare le monoposto al layout del tracciato.
Caratteristiche ambientali e del percorso
Trovandosi in mezzo al deserto il tracciato di Sakhir favorisce i depositi sabbiosi sulla superficie del manto stradale, che solitamente viene pulito e migliora sempre di più durante il weekend al passaggio delle monoposto sulla pista. I punti di frenata sono un’altra caratteristica fondamentale del Circuito Internazionale del Bahrain: nella prima curva le monoposto decelerano da 315 km/h a 65 km/h in soli 130 metri e tre secondi. Ciò scarica una forza sulle gomme equivalente a circa 4.5 G e sarà interessante vedere come i team e i piloti riusciranno ad ottimizzare in tal senso la funzionalità del sistema brake-by wire. Le probabilità di pioggia sono decisamente inferiori rispetto alla Malesia, ma le temperature ambientali e quelle del circuito scenderanno considerevolmente durante la gara, con un possibile calo di 15 gradi. Un fenomeno, quest’ultimo, che può alterare le prestazioni e il degrado delle gomme durante il Gran Premio. Correre di notte in Bahrain è un’incognita e per questo il lavoro di preparazione che le squadre svolgeranno nelle prove libere sarà fondamentale ai fini della strategia in vista della gara.
Set-up della Power Unit
Con quattro rettilinei nel corso di un singolo giro la MGU-H avrà parecchie opportunità per ricaricarsi, mentre i pesanti punti di staccata alla fine dei rettilinei consentiranno MGU-K di mantenere la riserva della batteria sempre ad un buon livello di carica. Il circuito è quindi al centro dell’equilibrio per quanto riguarda l’utilizzo dell’energia, ma sarà comunque severo nei confronti del consumo del carburante per via della natura di questa pista, che presenta diversi punti di frenata combinati a brusche accelerazioni in uscita dalle curve che immettono sui rettifili. Una delle maggiori sfide sarà costituita dal caldo del deserto del Bahrain, che metterà costantemente sotto pressione il sistema di raffreddamento delle power unit. Un altro componente soggetto ad alte temperature d’esercizio sarà quello del complessivo formato dalla girante del turbocompressore e dalla MGU-H, che dovranno essere accuratamente monitorati vista l’influenza del fattore climatico, il quale inciderà su tutto il complessivo del gruppo motopropulsore.
Ala anteriore
Le impostazioni dell’alettone anteriore vengono ottimizzate per riuscire ad affrontare le curve in sequenza, in particolare le numero sei e sette, che sono quelle più impegnative per i livelli di carico all’avantreno.
Ala posteriore
A Sakhir la necessità di trovare carico aerodinamico al posteriore è abbastanza elevata, in modo tale che la vettura debba essere settata su valori simili a quelli che si impiegano sulle piste dell’Albert Park di Melbourne e della Malesia. Le alte temperature portano l’aria a essere meno densa e quindi ad avere un impatto più basso a livello di resistenza all’avanzamento.
Sospensioni
Ci sono richieste di trazione ragionevoli e così la sospensione deve essere efficace allo scopo di soddisfare questi requisiti. La pista esige trazione nelle curve a bassa velocità e ciò significa ottimizzare al meglio l’utilizzo massimo del grip meccanico delle gomme. I cordoli vengono utilizzati in curva due, al fine di massimizzare la velocità in rettilineo prima dell’ingresso in curva curva tre, mentre il lungo cordolo all’uscita della curva 10 è generalmente evitato perché la sua consistenza può danneggiare proprio la trazione.
Freni
Il Bahrain rappresenta la prima vera prova per i sistemi frenanti nel 2015. I lunghi rettilinei, che vengono interrotti bruscamente da curve lente dal raggio piuttosto stretto, pongono una maggiore attenzione sugli impianti e sull’usura dei materiali. Tutto ciò accade anche in virtù delle temperature che fanno aumentare ulteriormente il grado di attenzione delle squadre, le quali, di conseguenza, si attrezzeranno lavorando sia sui componenti delle prese dei freni per migliorare il raffreddamento che per quanto riguarda l’adozione di adeguati elementi di attrito soggetti ad usura (dischi e pastiglie).
Pneumatici
Come è già accaduto in Australia e in Cina, saranno le medie e le soft le mescole da utilizzare. Rispetto alle due gare precedenti però, in Bahrain, il Gran Premio partirà al crepuscolo per finire al buio della sera. Per questo le temperature, sia dell’aria sia dell’asfalto, continueranno ad abbassarsi nel corso della gara. L’asfalto del circuito del Bahrain è quello più abrasivo di tutto il campionato (secondo solo a Jerez in Spagna, utilizzato per i test). Per questo il degrado termico delle gomme avviene più velocemente. Tuttavia, questo fattore è in parte mitigato dal fatto che le temperature della pista e dell’aria scendono nel corso della gara, altro fattore che incide sul degrado degli pneumatici e che influenza quindi le strategie. È fondamentale qui avere una buona trazione: fattore che mette sotto stress in particolare le gomme posteriori. Nel corso della giornata le temperature ambientali tendono ad essere alte e questo incide sul degrado termico, che però è meno preoccupante nel corso della gara che si svolge, invece, di sera.
La strategia vincente del 2014
Lo scorso anno, l’ intervento della safety car a 10 giri dal termine della gara sparigliò le strategie favorendo un’emozionante battaglia fino al traguardo.I primi sei classificati utilizzarono tutti una strategia a due soste, anche se erano possibili altre scelte. Lewis Hamilton optò per una sequenza soft-soft-media, mentre Nico Rosberg soft-media-soft. Quest’ultimo, pur realizzando verso la fine della gara il giro più veloce, non riuscì a sorpassare il compagno di squadra dopo l’ultimo pit stop. Sebastian Vettel su Red Bull arrivò quarto utilizzando una strategia differente: uno dei due soli piloti ad iniziare la gara con gomme medie.
Delta cronometrico atteso fra le due mescole
1.5 -1.7 secondi per giro.
Meteo più probabile per la gara
Asciutto e caldo. Si prevede che le temperature dell’aria saranno all’inizio intorno ai 29°C, per scendere fino ai 25° verso la fine della gara. Il rischio di pioggia è molto basso, anche se c’è stata qualche breve precipitazione nel passato durante il fine settimana di gara.
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