5 febbraio 2014 – Nico Hulkenberg può sorridere di nuovo. Dopo un anno nettamente al di sotto delle attese in Sauber, il tedesco ha perso prima la Ferrari e poi la McLaren, trovando nella sua Force India l’unico team disposto a puntare (ancora) su di lui. Ma il 2014 è nel complesso un anno di enormi cambiamenti, dai motori al numero fisso per i piloti, e Hulkenberg riparte dall’Australia pronto a confermarsi il pilota da tutti esaltato a fine 2013.
I test invernali hanno detto che la VJ07 è un buon progetto (certo, il motore Mercedes avrebbe fatto brillare anche a una Caterham…): Hulkenberg e Perez hanno percorso nei test con poco meno di 4 mila chilometri, inserendo la Force India tra i team maratoneti dell’inverno. Hulkenberg ha guidato la classifica di giornata nella prima settimana in Bahrain, mentre il suo compagno ci è riuscito due volte nell’ultima sessione, ed esce da Sakhir con l’ottavo tempo complessivo e 189 giri in tasca, segno che velocità e affidabilità sono due traguardi quasi raggiunti.
“I test non sono stati male”, ha dichiarato Hulkenberg al magazine tedesco Auto Motor und Sport. “Siamo migliorati tantissimo. Jerez è stato un inizio difficile (in Spagna Nico aveva percorso solo 17 giri, ndr). Allora avevo girato poco e non avevo potuto farmi un’idea. I test in Bahrain sono andati bene. Ci siamo preparati al meglio. Penso che tutti abbiano avuto i loro problemi, noi siamo riusciti a girare molto, così abbiamo potuto lavorare parecchio, anche se nessuno è al riparo da problemi tecnici o altre sorprese” (in Force India, ad esempio, sembra che non funzionasse il DRS).
Il tedesco, passato da un propulsore Ferrari a uno Mercedes, ha sicuramente beneficiato del cambiamento, anche se il suo miglior tempo è stato alla fine di soli 9 decimi migliore di Sutil. “Al momento sembra che i Mercedes abbiano una marcia in più, ma sappiamo che una stagione di Formula 1 è lunga. Aspettiamo e vedremo. Al momento non va così male”.
Hulkenberg cerca di inquadrare tutti gli avversari in base a quanto visto in Bahrain: “Mercedes e Williams sembrano molto forti. Anche la McLaren è veloce. La Ferrari l’ultimo giorno ha fatto un buon tempo. Ricciardo ha fatto un 1’35”, segno che ha del potenziale. Credo che prima o poi la Red Bull risolverà i suoi problemi e allora la vedremo tornare davanti”. “Ci sono parecchi candidati”, concede Nico, “ma al momento i team Mercedes sono un po’ più avanti”.
Nella lotta in famiglia tra le motorizzate della Casa della Stella, la Force India sembra potersela giocare solo con la McLaren (soprattutto dopo i problemi accusati dalla scuderia di Woking nelle ultime giornate), e secondo Hulkenberg sarebbe stato davvero molto difficile reggere il confronto cronometrico con Williams e Mercedes: “Non sono mai riuscito a fare un buon giro con poca benzina. In Bahrain c’era da valutare anche che ore erano: verso le cinque la pista era più veloce, ma non so se sarei riuscito a fare un 1’33” in condizioni ottimali. Avrei dovuto davvero spingere al limite”.
Durante la prima settimana di test a Jerez, Hulkenberg si era espresso con toni molto critici nei confronti del suono dei nuovi motori, paragonandolo a quello di vetture DTM, ma a rendere ancora più preoccupato il tedesco erano stati i tempi, altissimi rispetto a quelli del 2013: un dato che, ammette, lo aveva sorpreso. Meno sorprendenti, invece, le sensazioni alla guida, rivelatasi meno divertente ma anche meno complessa del previsto. In questa che sarà una sorta di Formula consumi, oltre alle gomme sarà importante il consumo del carburante: e se la gestione di gara verrà studiata a tavolino dagli ingegneri e gestita anche a livello di software, Hulkenberg conferma che il pilota avrà comunque un elemento in più cui prestare attenzione. Tanta fatica, ma almeno le corse saranno più divertenti? “Ci sarà più imprevedibilità”, ammette Hulkenberg, “Per i piloti e i team ci sarà molto da fare e su cui pensare”.
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