F1 | La ricetta vincente di Boullier: “Guidabilità, gestione, consumi”

6 marzo 2014 – Essere usciti dal Bahrain con all’11° e 15° posto nella tabella cronometrica non preoccupa particolarmente Eric Boullier, il nuovo Racing director della McLaren, che crede a decidere le prime tappe della stagione saranno la gestione del carburante e la guidabilità della vettura.

F1 Testing Bahrain, Sakhir 27 February  - 02 March 2014Per il team di Woking i test invernali erano partiti alla grande, ma una serie di problemi nell’ultima sessione ne ha rallentato lo sviluppo, tanto che Button ha ammesso che “durante i test non abbiamo montato alcun pacchetto di aggiornamenti sulla vettura, in realtà l’avevamo, ma non siamo riusciti a girare come volevamo perché abbiamo avuto alcuni problemi”.

Detto del velato disappunto di Button, è importante tener presente anche le considerazioni fatte da Boullier: il francese ha infatti spiegato ad Autosport che la McLaren ha lavorato soprattutto per trovare il migliore assetto in configurazione gara e per garantire la migliore guidabilità della monoposto: “È vero che il carico aerodinamico sulla macchina porta velocità, ma questa deriva anche dalla guidabilità della vettura e dalla gestione della power unit, almeno fino a quando tutti non saranno a regime“.

L’altro parametro è il consumo di carburante, per cui devi adattare le varie regolazioni e lo stile di guida per essere sicuro di stare nei limiti”. I test in Bahrain sono stati molto importanti sotto questo aspetto, perché la pista di Sakhir è una delle più sotto questo punto di vista: “Quella del Bahrain è una delle gare più difficili in termini di consumo di carburante, quindi alcune potresti anche fare una simulazione di gara a piena potenza, ma alla fine consumeresti 110 chili e saresti fuori dal limite, e questo significa che a Melbourne non finiresti la gara”.

magnussen mclaren bahrain 2014

Al di là di queste considerazioni, i valori in campo sono stati abbastanza evidenti e, nemmeno troppo a sorpresa ricordandoci delle parole di Button, Boullier inserisce anche la Red Bull tra le vetture da tenere d’occhio: “Si può facilmente vedere che la Mercedes sembra molto veloce, la Red Bull sembra molto veloce, mentre per gli altri team è un po’ più difficile pronunciarsi. La Williams sembra essere messa meglio di un anno fa e noi non siamo male. Ovviamente abbiamo alcuni vantaggi nella guidabilità della macchina e sono in arrivo un sacco di differenti pacchetti di sviluppo”.

La rivoluzione tecnica del 2014 si è accompagnata in casa McLaren a un riassetto manageriale che ha preso il via dal ritorno di Ron Dennis ed è passato anche dall’ingresso di Boullier in squadra. Uno stravolgimento che ha nella disastrosa stagione 2013 la sua ragion d’essere, e che del tutto casualmente sembra aver già dato i suoi primi frutti. Boullier non ha dubbi che i miglioramenti ci sono già stati: “Un passo avanti c’è stato. Hanno esaminato quello che è accaduto lo scorso anno e hanno compreso meglio perché non sono riusciti a sfruttare la macchina come volevano”.

Honda F1 logoTra le tante novità, il 2014 sarà anche l’ultimo anno della collaborazione con Mercedes: una relazione avviata nel 1995 e che ha portato a Woking tre titoli Piloti e uno Costruttori: dal 2015 si volta pagina e arriva Honda, che stando in panchina per l’intero campionato avrà modo di imparare dagli errori commessi dalla concorrenza, ma al contempo non avrà modo di avere un’esperienza diretta delle difficoltà rappresentate dalla messa in pista della power unit.

La Mercedes dal canto suo non vuole fare da cavia per i concorrenti giapponesi, e il rischio è che presa tra i due fuochi, sia la McLaren a pagarne le conseguenze. Wolff ha lasciato intuire che le cose cambieranno (qui), ma Boullier esclude che il motorista tedesco possa in qualche modo penalizzare il team di Woking, pur riconoscendo che l’essere stato declassato a team cliente qualche la possa avere: “Il rapporto è molto buono. Siamo passati da un rapporto di partnership a un rapporto, possiamo dire, più da cliente, e quindi in qualche modo alcune abitudini devono essere cambiate”.

F1P | Matteo Sala

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