Anche la Rossa “inquisita” per le prove dopo il Bahrain con la 150. Secondo alcuni i diffusori soffiati la rendono troppo simile alle vetture attuali
Proprio ieri Autosprint.it aveva riportato la frase di Paul Hembery di Pirelli Motorsport: «C’è un altro team che ha provato le gomme». Ieri sera, la Fia ha emesso un comunicato in cui si legge che “Mercedes Gp e Ferrari dovranno rispondere a un’inchiesta disciplinare avendo preso parte a prove di pneumatici durante la stagione 2013″.
Immediata la replica di Maranello: «Mai provato con la monoposto di quest’anno», ha risposto la Ferrari ad Autosprint. Il test è quello svolto dalla Rossa dopo il Gp Bahrain, quindi prima della Mercedes. Per non apparire in prima persona, Ferrari ha coinvolto il reparto Corse Clienti, autorizzato a vendere monoposto non più recenti del 2011.
La 150° Italia quindi rientra in teoria nei parametri regolamentari, essendo di due anni fa. Anche se si potrebbe obiettare che Pedro De la Rosa, che avrebbe svolto il test, non è un “cliente”. Ma l’interpretazione è ancora più controversa perché l’art. 22.1 parla (anche) di monoposto che devono essere “sostanzialmente differenti” da quelle del campionato in corso.
In base a questa interpretazione, una vettura 2011 non è così diversa, in quanto dotata dei famosi diffusori soffiati. Cioè un effetto degli scarichi molto più efficiente dei “Coanda” odierni. Che quindi permetterebbe di avvicinare le prestazioni a quelle attuali e di collaudare le gomme in modo probante.
Insomma, un cavillo. Ma la Fia ci si è attaccata proprio perché era stata la Ferrari (assieme alla Red Bull) a sollevare la questione del test Mercedes. Mettendo automaticamente in dubbio la reputazione della Fia, che in questo caso aveva palesemente dormito.
Alberto Antonini