Verso l’Europa con grande ottimismo. Nonostante il ritiro cui è stato costretto nelle battute iniziali del GP della Malesia e che gli è costato quattro posizioni nella classifica piloti, dov’è scivolato dal secondo al sesto posto vedendosi scavalcato anche da Felipe Massa, Fernando Alonso è convinto di poter puntare al podio sia in Cina sia in Bahrain e presentarsi così in maniera competitiva a Barcellona, la gara che aprirà la tranche “europea” della stagione, con una “spruzzata” canadese per la tappa di Montreal. Nella passata stagione, il ferrarista raccolse 43 punti nelle prime quattro gare del campionato (la vittoria in Malesia ma poi sempre fuori dai primi 4), ma quest’anno è fiducioso di poter arrivare al GP di casa con un bottino maggiore.
“Se in Cina ci sarà un weekend con normali condizioni meteo – precisa Alonso in una intervista concessa ad Autosport – potremo essere competitivi in qualifica e portare a casa punti importanti. L’obiettivo è di migliorarci rispetto al 2012, quando arrivammo noni in Cina e settimi in Bahrain: quest’anno le cose sembrano poter andare molto meglio, e se dovessimo presentarci a Barcellona con due podi consecutivi sarebbe una grande iniezione di fiducia per il nostro morale”.
Lo show delle Red Bull in Malesia non pare preoccupare più di tanto il ferrarista: la scuderia di Milton Keynes è balzata in vetta alla classifica costruttori, ha riportato Vettel al vertice del Mondiale e rimesso l’astioso Webber in terza piazza davanti a Hamilton e Massa, ma Alonso non si scompone.
“Non mi sembra che la Red Bull sia stata così impressionante. In Australia è andata bene in qualifica e in gara ha avuto un buon passo, ma in Malesia ha avuto problemi con il degrado delle gomme, e infatti la Mercedes è rimasta lì fino alla fine. Nel complesso, le prime due gare sono state molto travagliate, dunque è difficile poter dare già adesso un giudizio sui rapporti di forza tra le squadre. Non abbiamo ancora visto nessuna scuderia riuscire a esprimere il massimo potenziale. È dura poter provare a dire dove siamo”.
(fonte eurosport.yahoo.com)