Abu Dhabi è la sede dell’ultimo Gran Premio della stagione 2014 di Formula 1, dove scenderanno in pista gli pneumatici soft e supersoft: una scelta più morbida rispetto allo scorso anno, quando vennero scelte gomme medie e soft. Yas Marina è un circuito che Pirelli conosce bene: qui, infatti, l’azienda ha effettuato parte dei suoi test privati prima di entrare in Formula 1 nel 2011. Inoltre, il circuito di Abu Dhabi è sede dei test ufficiali in-season, che ospiterà infatti il martedì e il mercoledì dopo il Gran Premio. La pista è nota per il suo asfalto liscio, con tante curve a 90° e un rettilineo importante. L’altra caratteristica distintiva di questo Gran Premio è che, come in Bahrain, inizia nel tardo pomeriggio e si conclude in serata e questo influisce anche sulle strategie.
Il P Zero Red supersoft è una mescola low working range, in grado quindi di assicurare una prestazione ottimale anche a basse temperature. Il P Zero Yellow soft è una mescola high working range. Con le due mescole più morbide della gamma a disposizione, portare le gomme alla temperatura ideale non dovrebbe essere un problema. Possiamo aspettarci un certo degrado termico che potrà influenzare le strategie e gli assetti delle monoposto. La prima e la terza sessione di prove libere si corrono di solito in condizioni non rappresentative di ciò che si troverà in qualifica e in gara, a causa delle altissime temperature a quell’ora del giorno. La prima parte del circuito presenta una serie ininterrotta di curve, che mettono alla prova gli pneumatici. Le coperture hanno la possibilità di raffreddarsi poi sul lungo rettilineo, che viene percorso dalle monoposto a tutto gas per circa 15 secondi.
Per ottenere la massima trazione ad Abu Dhabi, le monoposto tendono ad avere un assetto morbido al posteriore, ma questo può causare un aumento dell’usura proprio delle gomme posteriori. Anche se il set-up è troppo rigido nella parte posteriore, può verificarsi un problema: si può avere un pattinamento delle gomme che ne riduce la durata. «E’ sempre un piacere tornare ad Abu Dhabi. La gara di quest’anno sarà ancora più significativa, poiché è qui che si deciderà il Campionato piloti. Normalmente la strategia è fortemente influenzata dall’inusuale evoluzione della pista, dovuta al calo di temperature del tardo pomeriggio. Anche in Bahrain è stato così: ed abbiamo assistito ad una delle gare più emozionanti della stagione. Le sessioni di prove libere saranno particolarmente importanti, poiché le squadre cercheranno di raccogliere quante più informazioni possibili sull’interazione tra vettura e gomme, non solo con diversi carichi di benzina ma anche con temperature della pista diverse. Con tanti punti in palio, c’è la possibilità che i Team che hanno meno da perdere provino delle strategie inaspettate», ha sottolineato Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli.