Sceicco del Bahrain, 49 anni, è membro della famiglia reale del Golfo e attuale presidente della Confederazione calcistica asiatica. E’ uno dei favoriti alle elezioni di febbraio, nonostante le durissime accuse che gli sono state mosse dalle associazioni umanitarie secondo cui avrebbe partecipato alla repressione degli oppositori politici in Bahrain.
In particolare, è sospettato di avere contribuito a identificare calciatori e altri atleti coinvolti nelle proteste democratiche del 2011 in Bahrain, dove all’epoca dirigeva la federcalcio. Su tali accuse, più volte smentite da Al Khalifa, il Comitato etico potrebbe aprire un’inchiesta. Ex alleato di Platini, ha deciso di scendere personalmente in campo quando il francese è finito nei guai. Al fianco di Al Khalifa lavora un altro potente sceicco, il kuwaitiano Ahmad Al-Fahad Al-Sabah. Al Khalifa ha anticipato che se sarà eletto presidente Fifa rinuncerà a ogni stipendio e si è detto favorevole a un limite di tre mandati, con un tetto massimo di 12 anni, per i futuri numeri uno della federazione internazionale.