il video choc della cattura di dieci marinai americani

Sono tutti in ginocchio e visibilmente impauriti i dieci militari della Marina statunitense catturati e poi rilasciati dall’Iran, mentre il loro comandante chiede scusa per aver attraversato le acque del Golfo Persico. Queste immagini, rilasciate dalla tv di Stato di Teheran, e rilanciate da tutti i network a stelle e strisce, hanno destato grande sgomento nell’opinione pubblica americana: si vedono chiaramente nove uomini e una donna con capo chino e mani in ben in vista mentre i pasdaran, i Guardiani della Rivoluzione del Paese mediorientale, controllano i loro documenti.

In realtà, la prigionia dei soldati Usa è durata solo 16 ore, prima di essere liberati e accompagnati fuori dalla Repubblica islamica a bordo delle loro motovedette. Ma l’episodio dimostra come la tensione tra le due potenze sia crescente, nonostante i segnali di distensione dei mesi scorsi culminati con la firma dell’accordo sul nucleare. Tutto è successo martedì notte: le forze iraniane hanno preso in custodia dieci marinai statunitensi, dopo che due delle loro navi, che si stavano spostando dal Kuwait al Bahrain, sarebbero entrate in acque territoriali iraniane.

Gli americani sono stati detenuti per alcune ore sull’Isola Farsi, nel Golfo Persico. Fonti del Pentagono hanno dichiarato all’emittente NBC che non è ancora chiaro se i marinai fossero effettivamente entrati nelle acque sotto il controllo del paese islamico prima di essere catturati. È più probabile che a causa di problemi legati al carburante, le due navi si siano spinte a cercare aiuto fuori dai confini internazionali. Anche se il segretario di Stato John Kerry ha ringraziato Teheran per aver provveduto alla liberazione quasi immediata dei suoi uomini in maniera pacifica ed efficace, i rapporti tra i due paesi restano difficili.

La stessa decisione degli iraniani di pubblicare le immagini dei soldati americani in ginocchio viene considerata da parte dell’opinione pubblica un atto provocatorio, che mina l’orgoglio di Washington nel profondo. Solo qualche giorno fa due imbarcazioni iraniane avevano aperto il fuoco in direzione della portaerei Usa Truman, che si trova nel Golfo, in acque internazionali, per partecipare alle operazioni contro l’Isis in Siria e in Iraq.

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