Fernando Alonso a soli 64 millesimi da Perez, rediviva la Red Bull. Massa quatto quatto prepara la sorpresa della stagione: lavoro e silenzio i pilastri della Williams. Quattro bandiere rosse per Lewis Hamilton, Jenson Button, Pastor Maldonado e Marcus Ericsson. Maldonado e Ericsson provano l’ebbrezza del fuoco nel deserto, ma solo sulle monoposto (nessuna conseguenza, danni limitati)
Ancora Sergio Perez il più veloce nella seconda giornata di test sul circuito di Sakhir, in Bahrain, per l’ultima quattro giorni di prove prestagionali, prima di imbarcare le monoposto sui cargo della Dhl con destinazione Melbourne, dove il 16 marzo inizierà ufficialmente il campionato del mondo di F1.
Una conferma, quella di Perez, che ha completato 108 giri in tutta la giornata e ha preceduto Fernando Alonso, sulla F14T, che ha dato il cambio a Kimi Raikkonen. Lo spagnolo ha girato appena 64 millesimi sopra il tempo del messicano del team anglo-indiano, dedicandosi nella parte pomeridiana ai “long run” in configurazione da gara, girando più di tutti oggi (122 tornate).
Terza prestazione per Daniel Ricciardo, con la Red Bull in netto miglioramento.
Daniel Ricciardo è andato il terzo miglior tempo per la Red Bull, a meno di due decimi da Perez, con la miglior restazione finora realizzata al volante della RB10 da quando il Circus ha aperto la propria dependance preseason in Bahrain.
Più attardato il Felipe Massa, sulla Williams-Mercedes con cui ieri ha girato Bottas, del quale ha in sostanza copiato il programma: prove tecniche, di assetto e aerodinamiche, al mattino, long run al pomeriggio, per effettuare le analisi dei settaggi in configurazione da gara. Al termine della giornata, oltre nove decimi di ritardo dal miglior tempo, ma alla Williams sembrano sereni.
Jenson Button ha fatto registrare il quinto miglior tempo con la McLaren MP4/29, a quattro decimi da Massa e oltre 1 secondo e tre da Perez. Button è stato rallentato da un problema in mattinata, che lo aveva lasciato in pista e poi condizionato tutto il programma della giornata. Lo stop di Button in pista ha rese necessaria la seconda interruzione della giornata (sulle quattro complessive), con bandiera rossa, mentre la prima era stata causata, dopo appena mezz’ora dall’inizio dei test, da Lewis Hamilton, uscito nella ghiaia. Sulla sua Mercedes poi problemi al cambio e di affidabilità ne hanno mortificato le speranze. Per il britannico 89 giri in totale e solo il settimo tempo.
Sesto tempo, invece, per Jules Bianchi, sulla Marussia-Ferrari, che al momento sta sorprendendo. Con 75 giri, Bianchi ha fatto segnare la miglior prestazione al momento per la squadra anglo-russa, ponendo la monoposto rosso-bianca davanti alla ben più titolata Toro Rosso di Jean-Erinc Vergne, solo ottavo a oltre quattro secondi da Perez con soli 61 giri all’attivo.
Nono tempo per la Sauber-Ferrari di Esteban Gutierrez, a 4”406 di ritardo dal connazionale della Froce India, che ha avuto un problema durante il long run, poi risolto. Tornato in pista, il messicanino ha potuto completare il programma della giornata (106 giri in tutto).
Ancora giornata nera per Pastor Maldonado, con di nuovo problemi agli scarichi, che hanno determinato probabilmente un principio di incendio sulla sua Lotus E22, che ha comportato la terza bandiera rossa della giornata nel pomeriggio. Solo 31 giri complessivi e tanto lavoro inevaso.
Fuoco anche sulla Caterham di Marcus Ericsson, ultimo della giornata, fermatosi alla curva 4 per la quarta bandiera rossa della giornata. La monoposto malese è verde in tutti i sensi, sia sotto quello cromatico che sotto quello tecnico. Solo 55 giri in totale per lo svedese e quasi sette secondi di ritardo dal leader della giornata.
Nel frattempo, in Bahrain si è appreso dello scioglimento della FOTA, l’associazione dei team di Formula 1. Lo ha confermato Oliver Weingarten, segretario generale dell’associazione dei team di F1, il quale ha confermato che “la FOTA è stata sciolta, i suoi membri hanno rivalutato i loro obiettivi di fronte al cambiamento del panorama politico e commerciale in Formula 1”. Alla fine del 2011 Red Bull, Ferrari e Sauber avevano abbandonato l’associazione, per divergenze sulle misure di riduzione dei costi. Poi, complice probabilmente anche la situazione in cui si è trovato il presidente, Martin Whitmarsh, emarginato dalla McLaren e sul futuro del quale nessuno sa dire alcunché, ha portato i team a rivalutare della FOTA. L’istituzione dello Strategy Group F1, in forza del rinnovato Patto della Concordia, deve aver determinato la scelta.
In Bahrain si continua domani, con la penultima giornata di test, gran finale domenica. Poi tutti a preparare le valigie per l’Australia.
Pos Pilota Team Tempo Distacco Gap Laps
1. Sergio Perez Force India-Mercedes 1'35''570s 108
2. Fernando Alonso Ferrari 1'35''634s +0.064s 122
3. Daniel Ricciardo Red Bull-Renault 1'35''743s +0.173s 66
4. Felipe Massa Williams-Mercedes 1'36''507s +0.937s 103
5'' Jenson Button McLaren-Mercedes 1'36''901s +1.331s 52
6'' Jules Bianchi Marussia-Ferrari 1'38''092s +2.522s 75
7. Lewis Hamilton Mercedes 1'39''041s +3.471s 89
8. Jean-Eric Vergne Toro Rosso-Renault 1'39''636s +4.066s 61
9'' Esteban Gutierrez Sauber-Ferrari 1'39''976s +4.406s 106
10. Pastor Maldonado Lotus-Renault 1'41''613s +6''043s 31
11. Marcus Ericsson Caterham-Renault 1'42''516s +6''946s 55
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