Le strategie degli illuminati in Medio Oriente

Mentre le agenzie di intelligence occidentali sono state impegnate a supportare i teppisti di al Qaeda in Libia, Iraq e Siria; proteste autentiche sono iniziate, a ritmo sostenuto, in Bahrain, Arabia Saudita, Kuwait, Yemen e Algeria.

Il risultato definirà la geopolitica globale per il prossimo secolo.

Da quando il monopolio petrolifero Rockefeller / Rothschild ha scoperto petrolio nella regione, c’è stata una guerra per le risorse tra i leader nazionalisti regionali come Boumediene, Nasser e Mossadegh – che hanno combattuto affinché i profitti del petrolio rimanessero nelle mani della loro gente – e il cartello bancario degli Illuminati, che ha utilizzato il petrolio per lubrificare i meccanismi della sua impresa capitalista globale in continua espansione.

Israele ha servito come enforcer sionista nella regione, utilizzando la strategia del divide et impera per superare i movimenti popolari anti coloniali arabi. I lobbisti dell’AIPAC saranno presenti al Congresso questa settimana, nel tentativo di spingere gli Stati Uniti nel pantano siriano.

La storia si ripete oggi mentre i tentacoli dei media corporativi Illuminati cercano di equiparare le rivolte (controllate dagli Illuminati) in Bahrein, Yemen e Algeria, con quelle in Iran, Siria ed Egitto. Questi ultimi tre paesi hanno per ora ha vinto la loro indipendenza dai banchieri. È il motivo per cui ci viene insegnato ad odiarli. L’Iran è demonizzato perché ha nazionalizzato il settore petrolifero dopo il rovesciamento del buon amico di David Rockefeller lo Scià di Persia nel 1979.

La risposta degli Illuminati a questo evento seminale potrebbe definire la strategia delle intelligence occidentali nella regione per i prossimi 30 anni. Come discusso nel capitolo 1 del libro Big Oil Their Bankers In The Persian Gulf: Four Horsemen, Eight Families Their Global Intelligence, Narcotics Terror Network, la rivoluzione iraniana è iniziata nella regione del Khuzistan ricca di petrolio ed è stata guidata dai lavoratori petroliferi appartenenti ai partiti Tudeh e Feyadeen (sinistra nazionalista).

I dirigenti della Texaco e di Exxon divennero obiettivi. La loro società in Iran aveva sequestrato i giacimenti petroliferi iraniani dopo il colpo di stato del 1953, organizzato da CIA / Mossad / MI6 ai danni del democraticamente eletto, Mohamed Mossadegh. Il colpo è stato coordinato dalla British Petroleum.

Quando fu chiaro che lo Shah e la sua brutale polizia segreta (SAVAK) erano sul punto di cadere, le agenzie di intelligence occidentali hanno cominciato a sostenere Khomeini. I bankster sapevano che Khomeini sarebbe stato più facile da controllare, e alla fine screditare, piuttosto che i nazionalisti i quali hanno guidato la rivoluzione. Più tardi diedero a Khomeini una “hit-list” di leader di Tudeh e Feyadeen mentre Israele coordinava le vendite di armi verso l’ayatollah per la sua imminente guerra con l’Iraq. La guerra in Iran/Iraq è stata progettata per decimare entrambi i paesi. Le armi occidentali scorrevano su entrambi i lati, mentre le infrastrutture petrolifere di entrambe le nazioni venivano prese di mira.

Con lo Scià andato, la politica dei “due pilastri” degli Illuminati in Medio Oriente – basata su alleanze con lo scià e la Casa di Saud – doveva essere ripensata. Il presidente Reagan facilitò la formazione del Consiglio di cooperazione del Golfo (CCG). Il CCG è composto da Arabia Saudita, Bahrain, Kuwait, Oman, Emirati Arabi Uniti e Qatar. Queste minuscole monarchie sono allineate nel lato sud-ovest del Golfo Persico – un’area che contiene il 42% del petrolio mondiale. A questi ex protettorati britannici venne lentamente concessa l’indipendenza a condizione che i monarchi unifamiliari restassero conformi agli interessi petroliferi degli Illuminati. In cambio della loro lealtà, queste famiglie hanno ricevuto protezione militare dall’occidente, tanto dalle proprie popolazioni come dalle minacce straniere.

Una decisione fu presa nella fase iniziale, il greggio saudita sarebbe stato raffinato sull’isola di Bahrain. Le grandi compagnie petrolifere non si sono mai fidate del popolo saudita, preoccupate che una rivoluzione popolare avrebbe potuto portare alla nazionalizzazione delle loro raffinerie. Tranquillamente, la Quinta Flotta, si trasferì in Bahrein per proteggere queste raffinerie, così come gli uffici delle banche controllate dagli Illuminati come JP Morgan Chase, Citigroup, Bank of America, HSBC e Barclays. Queste banche hanno il loro quartier generale medio orientale nel Bahrain, dove riciclano petrodollari e il denaro della droga in prestiti ad alto interesse alle nazioni in via di sviluppo.

Seguendo il modello iraniano, le agenzie di intelligence occidentali hanno incoraggiato l’estremismo islamico nelle nazioni del GCC. Mentre le famiglie dominanti giocano d’azzardo e fornicano a Monaco, le persone sono incoraggiate ad abbracciare il wahabismo e a tenere d’occhio le evidenti differenze tra classi sociali.

Nel 1979, una rivolta yemenita ha provocato la scissione del paese in due, lo Yemen del Nord – la patria di molti lavoratori petroliferi sauditi – rimasto fedele agli interessi degli Illuminati e lo Yemen del Sud il quale si è dichiarato uno stato marxista sfidando i bankster internazionali. Quando lo Yemen del Sud si espresse con un “no” al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite nel 1991 per quanto riguardava la guerra del Golfo, sono diventati la preda degli Illuminati. La nazione è tornata ad essere una ed i leader alleati occidentali hanno incoraggiato il fondamentalismo islamico.

Anche l’Algeria è stata un obiettivo dei bankster per la sua opposizione alla guerra del Golfo. La CIA / Mossad / MI6 scatenò l’AIG (Gruppo islamico armato) – molti dei quali combatterono poi per queste stesse agenzie in Bosnia – contro il governo algerino di sinistra, che aveva mantenuto il suo petrolio nazionalizzato sotto l’azienda statale Sonatrach. Gli Illuminati rovesciarono il governo, dopo una serie di massacri firmati AIG. Presto venne approvata la legge sugli Idrocarburi, gli estremisti AIG leali agli Illuminati presero il potere e il settore petrolifero algerino venne consegnato al monopolio Rockefeller / Rothschild.

Ora, più che mai, è importante conoscere la vostra storia del Medio Oriente. Da una parte ci sono i burattini islamisti occidentali e dall’altra i movimenti nazionalisti di sinistra che cercano di liberare il loro popolo dall’asse petrolifero Rockefeller / Rothschild.

L’esito deciderà se il mondo rimarrà avvolto nella morsa della dipendenza dal petrolio, o è in grado di andare oltre al colonialismo e al suo monopolio capitalista.

Fonte: neovitruvian.wordpress.com

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