AGGIORNAMENTO 1220: Il Pentagono ha comunicato che i dieci marinai catturati dall’Iran la scorsa notte sono stati rilasciati sani e salvi.
STORIA ORIGINALE: Le tensioni fra Iran e USA, nonostante i segnali di distensione dei mesi scorsi culminati con la firma dell’accordo sul nucleare, continuano a crescere. Martedì, le forze iraniane hanno preso in custodia 10 marinai statunitensi (nove uomini e una donna), dopo che due navi della marina statunitense, che si stavano spostando dal Kuwait al Bahrain, sarebbero entrate in acque territoriali iraniane. I marinai sono detenuti sull’isola Farsi, controllata dall’Iran, nel Golfo Persico, stando a quanto detto da funzionari statunitensi NBC News.
Le navi stavano effettuando un’esercitazione quando hanno perso il contatto con il comando statunitense, ha detto il portavoce del Pentagono Peter Cook ad Associated Press. «Siamo in contatto con l’Iran e abbiamo ricevuto assicurazioni che la ciurma e le navi saranno restituite immediatamente».
I funzionari hanno detto che non è chiaro se i marinai di una delle due navi erano effettivamente entrati nelle acque iraniane prima di essere catturate, ha scritto NBC News. Secondo le ultime informazioni le due piccole navi potrebbero aver esaurito il carburante e avere avuto problemi meccanici che le hanno spinte nelle acque territoriali iraniane del Golfo Persico. La Casa Bianca ha detto di essere al lavoro per risolvere la situazione, ha riportato Reuters, e spera che i marinai possono ritornare presto alle proprie normali attività.
La senatrice Barbara Boxer, democratica della California, ha detto MSNBC che l’incidente si sarebbe risolto presto tra funzionari statunitensi e iraniani. «Ci auguriamo che questo verrà risolto, che non ci saranno i problemi di cui stiamo parlando da alcune ore».
L’incidente nel Golfo è l’ultimo segno delle tensioni crescenti tra Iran e Stati Uniti proprio mentre le sanzioni economiche contro Teheran dovrebbero essere rimosse a breve in seguito all’accordo sulla nucleare con le potenze mondiali. La scorsa settimana la Marina statunitense aveva rilasciato un video in bianco e nero che mostrava le guardie della rivoluzione iraniana che sparavano dei razzi contro delle navi da guerra statunitensi, compresa la portaerei Truman, nello Stretto di Hormuz il 26 dicembre scorso.
Un portavoce del Comando Centrale Statunitense aveva detto all’epoca delle elezioni dell’Iran che erano “altamente provocatorie, insicure e non professionali”. L’Iran ha negato di avere lanciato tali razzi, con un portavoce delle guardie della rivoluzione che hanno bollato come “false” le accuse, e accusato gli USA di portare avanti una guerra psicologica.
L’Iran e le sei potenze mondiali, compresi gli Stati Uniti, hanno raggiunto un accordo lo scorso anno che richiede agli Stati Uniti, all’Unione europea e alle Nazioni Unite la rimozione di alcune sanzioni contro Teheran in cambio dell’accettazione da parte dell’Iran di porre limiti al proprio programma nucleare. Quando le sanzioni verranno rimosse, si ritiene che l’Iran comincerà ad acquistare equipaggiamento militare e far crescere la propria economia vendendo petrolio.
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Yukia Amano, direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, potrebbe certificare questa settimana i progressi dell’Iran verso lo smantellamento dell’attrezzatura necessaria al processo combustibile per creare armi nucleari e l’invio delle scorte di uranio fuori dai confini del paese. Tuttavia, membri del Parlamento negli Stati Uniti hanno chiesto al presidente Barack Obama di imporre nuove sanzioni contro l’Iran dopo che Teheran effettuato dei test per dei missili balistici.