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Chi ben comincia è a metà dell’opera. È vero che al nuovo campionato di F1 mancano un mese esatto e due sessioni di test pre-season sulla pista di Sakhir, in Bahrain (prima volta in assoluto), ma per quanto visto finora la Ferrari sprizza ottimismo da quel muso ad aspirapolvere: Raikkonen lavora sodo al simulatore e gironzola felice per la fabbrica emiliana, Alonso dice di essere all’80% della forma, fa 102 km in bicicletta e pubblica su Twitter foto del Gp inaugurale a Melbourne con tanto di messaggio di gloria e, dulcis in fundo, entrambi sono coccolati dalle fidanzate e dalla F14T.
Nelle prove di Jerez la Ferrari, insieme alla Mercedes, ha dato la paga al resto del gruppo compresa la Red Bull, i dati della nuova galleria del vento corrispondono a quelli della pista (ciò che è mancato negli ultimi tre anni) così in fabbrica meccanici e ingegneri possono muoversi da subito nella giusta direzione. I test in programma da mercoledì a sabato dovrebbero ribadire la bontà del progetto. Sarà anche l’occasione per quantificare il balzo in avanti fatto dalle Frecce d’argento, per scoprire la Lotus assente a Jerez e soprattutto per «spiare» la Red Bull, la rivale storica. I campioni in carica avranno recuperato i guai col propulsore Renault? Vettel ha tanti dubbi: «Spero di andare a una velocità accettabile in Bahrain, ma non è scontato che vada meglio che a Jerez».
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