di Lucio Rizzica
‘Era già tutto previsto’, cantava Riccardo Cocciante, anche se sicuramente non pensava alla Mercedes ancora davanti a tutti in un Gran Premio di Formula 1. Cosa che è regolarmente accaduta in Malesia, dove Lewis Hamilton ha riscattato la falsa partenza di Melbourne precedendo Rosberg, che resta leader di un Mondiale ancora da scoprire. Ma che proietta Hamilton verso il Bahrain nel ruolo di uomo da battere nel 2014. Due pole e una vittoria, più veloce in prova sul bagnato e poi primo sotto la bandiera a scacchi col sole a Sepang.
Virtualmente numero uno anche nel GP inaugurale della stagione, quando all’Albert Park è stato costretto a un ritiro che ha compromesso una probabile doppietta in avvio di mondiale. 18 punti separano i due compagni di scuderia, un’inezia.
Red Bull all’attacco – Alle spalle delle frecce argentate si rivede Vettel, confortante la sua prova di carattere. Continua invece la parentesi sfortunata di Ricciardo, che sempre alla Red Bull si dibatte fra sensori malfunzionanti e flussometri da indagare. Una disdetta. Ma fra bizze dei software e degrado di gomme è intanto rispuntata la classe cristallina del 4 volte campione del mondo tedesco, che pur subendo un distacco di 24″ da Hamilton ha di che gioire. La sua Red Bull ha ridotto il gap dagli avversari e, sfortuna di Ricciardo a parte, di qui in avanti non potrà che andare meglio per l’intero team.
Luci e ombre in casa Ferrari – Un discorso che in parte può valere anche per le due Ferrari, che lentamente si stanno ritrovando. Alonso è reattivo e dopo una splendida prestazione in qualifica ha conquistato punti pesanti che lo issano al terzo posto in classifica, a una lunghezza da Hamilton. Anche se, nonostante i progressi, il motore sembra essere ancora meno performante di quelli degli avversari. Diversa la situazione che vive Kimi Raikkonen, ancora vittima delle circostanze, toccato da Magnussen in avvio e poi costretto a tornare lentamente ai box con una gomma tagliata, autore di una buona rimonta arenatasi sul retrotreno di Grosjean, che non gli ha ceduto l’undicesima piazza.
Altrove, benissimo Hulkenberg, bravo Kobayashi. In casa Williams è già lite familiare fra Massa e Bottas, ci sono insomma ingredienti per un grande campionato. Mercedes per ora è più avanti di quanto non fosse Red Bull gli altri anni rispetto agli avversari, ma il ritardo dei ‘normali’ non è del tutto irrecuperabile. La gara in Malesia, insomma, ha fatto capire che già al ritorno in Europa comincerà un altro mondiale… E anche questo, forse, ‘era già tutto previsto’…