Montoya ha dovuto studiare un manuale di 30 pagine sulla 919 …

Juan Pablo Montoya ha provato la Porsche 919 Hybrid. È andato molto bene, ma prima di scendere in pista ha dovuto studiare un manuale di trenta pagine che lo ha un po’ spiazzato.

Il giorno successivo alla 6 Ore del Bahrain, ultimo round del FIA WEC 2015 che ha definitivamente incoronato Porsche, Juan Pablo Montoya ha provato il prototipo 919 Hybrid per un Test che lo candida come pilota titolare nell’equipaggio che sarà chiamato a condurre la terza vettura alla 24 Ore di Le Mans 2016.

Questa mattina il pilota colombiano vincitore dell’ultima 500 Miglia di Indianapolis si è calato nell’abitacolo della LMP1-H che quest’anno ha vinto tutto, mettendo a referto il tempo di 1’43.174. Non è affatto male essendo questa la prima esperienza dell’ex pilota di Williams e McLaren al volante di una vettura Le Mans di nuova generazione.

Ai Rookie Test hanno preso parte tredici equipaggi e quello di Montoya è stato il più veloce: il giovane Mitchell Evans lo ha battuto per due decimi scarsi, ma il neozelandese (qui vincitore di Gara 2 GP2 Series) aveva già avuto modo di provare la 919 Hybrid.

Montoya ha comunque fatto meglio delle due Toyota Racing di Davidson, Conway, Bird e Lynn e della Audi di Treluyer e Stanaway, chiuse nel gap tra 8 decimi ed 1.3 secondi.

I primi commenti di Juan Pablo sono stati entusiastici.

Questa 919 Hybrid è una vettura incredibile. Sono rimasto esterrefatto dalla facilità con la quale sono riuscito a spingerla al limite, mi sono trovato subito a mio agio nell’abitacolo. È una macchina un po’ sottosterzante e questo aiuta nell’interpretazione e nel feeling iniziale”.

Montoya è rimasto sorpreso da quello che è già diventato un aneddoto: alla vigilia del Test gli è stato consegnato un manuale di 30 pagine firmato Porsche Motorsport con le istruzioni su come guidare la vettura.

È stato incredibile! Al simulatore avevo già provato il Sistema Hybrid, ma quando Porsche mi ha consegnato il manuale sono rimasto scioccato. Quando correvo in McLaren la complessità era il volante, ma alla fine con un foglio e qualche annotazione te la cavavi, dovevi solo capire a cosa servisse ogni tasto”.

Nonostante la velocità pura mostrata in Bahrain ha voluto glissare sulla concreta possibilità di correre a Le Mans. La preoccupazione sembra essere quella di non riuscire ad essere competitivo nel contesto delle Endurance, ovvero nella gestione del Prototipo lungo le otto ore di gara che lo attenderebbero al Circuit de la Sarthe.

Il manico c’è ancora, ma il detentore del record ufficioso di Monza non è più un ragazzino: va per i 41 anni e non è un fuscello.

Ma in realtà la candidatura di Montoya è più forte di quanto possa sembrare, anche in virtù dell’impossibilità di avere piloti Formula 1 il prossimo Giugno per la concomitanza tra la prova del FIA WEC e il GP Europa di Baku.

“Quello di oggi è stato un Test per vedere quanto fossi veloce, ma soprattutto per divertirmi. C’è tanta differenza tra spingere questa vettura forte in un Giro secco ed essere competitivi in una Endurance, dove bisogna essere sempre veloci e gestire alla perfezione la vettura. Vedremo, ma oggi è solo un Test”.

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