Rosberg-Mercedes senza rivali. Vettel 3° ma il distacco è siderale

 COURTESY OF SCUDERIA FERRARI

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Analizziamo come ogni lunedì il post gara del quinto appuntamento del mondiale di Formula 1, di scena sul Circuit de Barcelona-Catalunya a Montmelò in Spagna. Il Gran Premio ha visto trionfare Nico Rosberg con molta autorevolezza davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton con Sebastian Vettel a chiudere il podio, staccato però di 45’’ dal vincitore. Ma vediamo quali sono stati i cinque punti salienti della corsa:

  1. Nico Rosberg. Nell’analisi post-GP del Bahrain era emerso che il tedesco fosse stato positivamente combattivo: qui è stato semplicemente perfetto, ha incanalato nella giusta direzione la sua aggressività e per tutto il weekend è stato decisamente migliore e più performante del teammate, addirittura dalle dichiarazioni del giovedì quando, intervistato da Sky Italia, disse che voleva fare pole position e vittoria. Promessa mantenuta e bottino pieno immagazzinato, e tra 15 giorni ci sarà il ‘suo’ GP di Monaco dove vince da due anni, con la possibilità di accorciare ulteriormente il divario in classifica – ora di 20 punti – che lo separa da Hamilton.
  2. Hamilton al contrario ha fallito uno dei più classici colpi del ko. Avesse vinto anche in Catalogna, per il morale del compagno di squadra, primo rivale nella corsa al titolo iridato, non ci sarebbe stato scampo e si avrebbe avuto ben altro di cui discutere in questa ed in altre sedi. Purtroppo per la sua marcia, in qualifica è risultato leggermente imperfetto, non guadagnandosi la pole che gli ha compromesso la partenza (è scattato dal lato sporco della pista) e quasi immediatamente precluso la vittoria. Infatti l’inglese è stato velocissimo in gara, battendo sonoramente Vettel pur effettuando una sosta in più. Alla fine quasi sembrava addirittura in grado di andare a prendere il compagno di team, ma in questa impresa ha dovuto desistere quasi subito.
  3. La Ferrari invece ha reso ben al di sotto delle aspettative, Vettel ha duellato con Hamilton a lungo, perdendo poi sulla distanza anche se ha effettuato una sosta meno del campione del mondo in carica. È proprio questo il dato preoccupante, con 25” in meno non è riuscito lo stesso a stare davanti alla seconda delle Mercedes, ma anzi, ha accusato 28” di ritardo che sono un’enormità, per non parlare poi dei 45” che invece gli ha rifilato Rosberg. Diversa nella forma ma uguale nella sostanza la gara di Kimi Raikkonen che, partito 7°, ha sì terminato 5°, ma è finito anche dietro a Valtteri Bottas che sulla Williams ha condotto una gara eccellente, però a più di un minuto da Rosberg. Anche il team principal Maurizio Arrivabene ha dichiarato di essere molto deluso dal risultato e che il lavoro in fabbrica in queste due settimane che ci separano dal round del Principato dovrà essere decisamente più intenso, per riaccorciare da subito il gap dalle W06 Hybrid.
  4. La McLaren e le dichiarazioni di Fernando Alonso. Non si capisce davvero dove vogliano arrivare a parare il team inglese, i motoristi giapponesi ed il pilota spagnolo. Passano dal dichiarare prudenza, all’ottimismo. Questo avrebbe dovuto essere il Gran Premio in cui dovevano andare a punti, e riprendersi: per il team di Ron Dennis invece terminato un ritiro per l’asturiano davanti al pubblico di casa e un mesto 16° posto per Jenson Button. Peggio solo le Manor, che però al momento fanno solo presenza. Alonso afferma che il distacco recuperato da inizio campionato è miracoloso, ma sono comunque attardati di 2” al giro rispetto ai migliori. Inoltre in questo appuntamento c’è stato anche il preoccupante guasto ai freni della MP4-30 dello spagnolo. La sensazione è che a Woking regni il caos, ed insieme alle prestazioni in pista bisogna recuperare quell’organizzazione che è sempre stata chiave distintiva della scuderia inglese.
  5. La dinamicità della Williams. Al contrario della McLaren, gli uomini di Sir Frank (presente ai box con sommo piacere di tutto il Circus) sanno di avere uno ed un solo vantaggio: la disponibilità della power unit Mercedes. Di conseguenza regolano il resto della vettura per sfruttarlo al massimo. I risultati hanno dato ragione alla scelta, con un brillante 4° e 6° posto di Bottas e Felipe Massa, che consolidano il gradino più basso nella classifica costruttori. A fine stagione, quando sarà il momento di incassare la spartizione dei diritti TV, un potenziale terzo posto sarà fondamentale per le casse della scuderia dell’Oxfordshire.

Il prossimo GP sarà tra 2 settimane a Monaco, uno dei più famosi eventi sportivi del mondo. La speranza è non solo di vedere il fascino di Montecarlo, ma anche di osservare come cercherà il riscatto la Ferrari che tra le stradine del Principato non vince dal lontano 2001.

 

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di Federico Magnani

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