Rientrato dalla trasferta in Bahrain, dove lo scorso fine settimana si è disputato il round conclusivo del FIA WEC 2013, per Paolo Ruberti è tempo di bilanci sulla stagione appena terminata.
Anche in questa occasione il pilota veronese è risultato il più veloce in qualifica di classe LMGTE-Am, ma purtroppo in gara un problema tecnico alla sospensione posteriore sinistra ha obbligato l’equipaggio della Porsche 911 numero 88 al ritiro nel corso della quarta delle sei ore di gara.
Nel FIA Endurance Trophy for GTE-Am Drivers Ruberti e i suoi compagni di equipaggio Gianluca Roda e Christian Ried hanno così chiuso la stagione al sesto posto con 76.5 punti e con all’attivo il podio in Brasile come miglior risultato.
Paolo Ruberti: “Dopo i bei risultati del 2012 ci aspettavamo di poter essere protagonisti anche quest’anno, ma le cose non sono andate esattamente come pensavamo: da un lato il livello degli equipaggi è cresciuto molto in LMGTE-Am, mentre dall’altro le Aston Martin si sono spesso rivelate imbattibili. Per quel che mi riguarda, al di là della posizione finale in classifica, il mio bilancio complessivo è comunque positivo: sono stato in più occasioni il più veloce sia in qualifica che in gara e insieme a Gianluca e a Christian abbiamo svolto un gran lavoro con la squadra durante tutto l’anno“.
di Redazione
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4 Commenti
- 1
sì peccato che l’altra 997 in gt-am del team IMSA abbia fatto nettamente meglio della #88 proton in tutto l’arco della stagione. Che il campione “virtuale” PROAM 2012, abbia realizzato di esser poco più che un “reale” pilota mediocre?
- 2
Pero’…
Ho letto che la mattina della gara Lieb(ufficiale Porsche) aveva dei problemi intestinali e la Porsche aveva allertato Ruberti per correre a fianco di Lietz.Poi tutto e’ rientrato ma per Ruberti e’ senza dubbio un ottimo riconoscimento ed uno sprone per il futuro.
- 3
i tempi durante l’arco dell’anno,parlano per lui.Troppo penalizzato dai codrivers.
- 4
venenum
il solito veleno sparso a piene mani: Paolo , oltre ad essere un amico, è sempre stato il migliore degli AM, tempi alla mano: e, dunque, per definizione, non puo’ definirsi “mediocre”.
Davvero mi è difficile comprendere l’acrimonia di questi stucchevoli commenti.
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