Tempi abbastanza alti anche nella seconda sessione di prove libere valide per la 6 Ore del Bahrain. Nel turno iniziato alle 19,30 locali a farla da padrone, almeno dai dati del cronometro, sono state le due Audi, con l’esemplare in lotta per il campionato mondiale riservato ai piloti che Marcel Faessler ha portato fin da subito in prima posizione con 1’42’133, migliorando di quasi sette decimi il tempo fatto registrare nel pomeriggio dal compagno Lotterer. La seconda Audi con Loic Duval ha conquistato la piazza d’onore, dopo che il francese ha montato gomme nuove mentre hanno svolto prove di set up le due Porsche 919 che non solo sono state dietro le cugine di Ingolstadt ma non hanno abbattuto la barriera dell’1’43”, cosa che nelle libere iniziali era sembrato abbastanza agevole. Addirittura la seconda 919, quella affidata a Jani,Lieb e Dumas si trova alle spalle a soli tre decimi la Toyota di Conway-Sarrazin e di Alexander Wurz che proprio in Bahrain concluderà la propria carriera agonistica dopo 26 stagioni ad altissimo livello.
In casa Porsche, comunque, sono sembrati sufficientemente tranquilli perché nel corso della sessione si è cercato soprattutto il passo di corsa e non è un caso che le due vetture abbiano percorso 44 giri quella di Bernhard-Webber-Hartley e ben 47 quella di Lieb-Jani-Dumas contro i 37 e 39 delle due Audi prime classificate.
In una sessione condizionata dal gran traffico in pista c’è stata la conferma delle due Ferrari di Bruni-Vilander e Calado-Rigon tra le GTE-PRO. Entrambe hanno abbattuto la barriera dei 2’00 girando in 1’59″402 e 486 con la Porsche di Malowiecki e Pilet che è stata l’unica del lotto a reggere il ritmo delle vetture del cavallino. La 991 di Richard Lietz, invece, ancora una volta non è andata oltre al sesto posto di classe, dietro non solo alle Aston Martin Vantage di Sorensen e Rees, ma anche alla Ferrari di Andrea Bertolini, prima tra le GTE-AM, e la Porsche di Marco Seefried, secondo tra gli AM. Terza in questa classifica la Corvette di Ruberti-Roda-Poulsen mentre sulle rispettive vetture sono saliti i due debuttanti italiani del WEC: Marco Mapelli, che ha sostituito Bamber, impegnato a Macao, sulla Porsche, e Matteo Cressoni chiamato all’improvviso sulla 458 guidata da Collard e Perrodo prendendo il posto di Rui Aguas, vittima di un incidente in motocross mentre si trovava in Portogallo. Per la cronaca Cressoni ha girato con una tuta prestatagli da Vilander.
In LMP2 sono cambiate le gerarchie rispetto al pomeriggio. In pole provvisoria è salita la Ligier della G Drive di Gonzalez-Derani-Yacaman che ha preceduto l’Oreca di Tandy-Howson, protagonista di un testacoda alla curva 12 verso la fine, e Bradley mentre è scesa al terzo posto l’Alpine di Dillman-Chatin-Panciatici. Buoni anche i tempi della BR01 con l’unica aggravante che il russo Marzokov ha preso …..per ben tre volte la bandiera a scacchi alla conclusione delle libere.
Domani si farà sul serio con le ultime prove libere, che si disputeranno alle 11 locali, 9 italiane, e soprattutto con le qualifiche che avveranno in notturna alle 17 del Bahrain, ovvero le 15, con la prima parte dedicata, come sempre, alle GTE, chiamate forse alla sfida più affascinante del week end:quella che deciderà sia il titolo piloti PRO, AM e soprattutto il campionato marche, dove, è bene ricordarlo, Ferrari e Porsche sono divise da soli quattro punti. Considerando che entrambe le vetture schierate prendono punti e che la pole ne vale uno la situazione è ancora apertissima.