La prima sessione di test in-season, svoltasi martedì 8 e mercoledì 9 aprile sul circuito del Bahrain subito dopo il week end di gara, ha visto ancora una volta il dominio della Mercedes. Un test per provare nuove soluzioni tecniche, le nuove coperture portate da Pirelli e per fare esordire ufficialmente i giovani del vivaio.
Per quanto riguarda le soluzione tecniche portate dai team, bisogna dire che non c’è stata alcuna novità di grande rilevanza, ma tanti piccoli dettagli: la più importante, sicuramente, è la revisione della McLaren della sospensione posteriore. La vettura, inizialmente, era stata concepita con una soluzione che tentava di riprodurre il “beam-wing” (vietato per regolamento da quest’anno): i risultati, ottenuti, però non hanno convinto i vertici di Woking. Da qui la scelta di provare anche la sospensione in una configurazione più classica, come si può vedere dalla foto.
La Ferrari, invece, ha portato delle piccole novità, in particolare il “mozzo” soffiato. Il concetto del suo funzionamento è semplice: si prende l’aria dalla parte interna delle ruote e la si espelle all’esterno di esse, attraverso un condotto che attraversa il mozzo. ridurre le turbolenze generate dal rotolamento dello pneumatico e del cerchio, migliorando i flussi che avvolgono la monoposto ai suoi lati. Come si può notare dalla foto l’aria entra attraverso le grandi prese poste ai lati della ruota, uscendo successivamente dal dado della ruota. Al contempo bisogna segnalare, però, la chiusura in anticipo dei test per il team di Maranello per alcuni problemi al telaio della F14-T.
Essenzialmente potremmo dire che, tranne nel caso della McLaren che ha provato la nuova sospensione, il test è servito sopratutto alla raccolta dati, come si può evincere dalle grosse “griglie” poste ai lati delle monoposto.
Come abbiamo detto in precedenza, questo test è servito anche a Pirelli per testare le prime soluzioni in vista del 2015. Complessivamente, nel corso delle due giornate (martedì per Caterham e mercoledì per Mercedes e Williams) sono state provate otto nuove costruzioni e sei nuove mescole. Nel complesso, Pirelli, con l’ausilio dei team, ha completato un totale di 110 giri, ovvero 595 km, con le gomme sperimentali, in temperature ambientali e della pista molto più calde rispetto a quelle del weekend di gara, visto che la gara si è svolta sotto la luce artificiale. A commentare i risultati ci ha pensato Rob Smedley, neo acquisto della Williams: “Abbiamo avuto qualche problema ai controlli verso la fine della giornata, ma è per questo che si fanno dei test, per risolvere tutti gli eventuali problemi. Siamo comunque soddisfatti della giornata e speriamo di aver fornito dei buoni dati alla Pirelli”. Un po’ “annoiato”, invece, Hamilton, che ha fatto intuire tutta la sua insoddisfazione per un test in cui ha passato la maggior parte del tempo a girare per testare, appunto, gli pneumatici.
Da segnalare, infine, l’esordio ufficiale in Formula 1 di Sergej Siroktin (con la Sauber) e di Felipe Nasr (con la Williams). Per la Caterham, inoltre, ha partecipato anche il test driver Robin Frinjs. Una sessione per nulla semplice sia per il russo della Sauber, sia per il brasiliano della Williams, visto che entrambi hanno avuto alcuni problemi sulle relative monoposto.
Di seguito tutti i tempi (con mescola usata) della due giorni di test (tabella di @hlawiczka)
Riassumendo: essenzialmente la Mercedes si conferma nuovamente al vertice e in Cina ci aspettiamo un nuovo dominio delle frecce d’argento. Buona prestazione anche per la Force India che, dopo il podio di domenica, si conferma presente per la lotta per il terzo posto. In ripresa, sembrerebbe, la McLaren, anche se i dubbi rimangono. Per quanto riguarda il resto del gruppo, come vi abbiamo raccontato in precedenza, lo scopo di questi test si è volta sulla raccolta dati. Da segnalare, però, il disastro della Lotus che, anche in questa sessione di test, è riuscita a completare veramente pochi giri.