La Toyota si aggiudica la 6 Ore del Bahrain, ottava ed ultima prova del mondiale FIA WEC 2013, con Anthony Davidson, Sebastien Buemi, e Stéphane Sarrazin. Si tratta della prima vittoria “vera” per la squadra del sol levante nel 2013. L’unica altra LM P1 superstite, l’Audi R18 e-tron quattro #1 di Benot Treluyer, André Lotterer e Marcel Fassler termina seconda a 1’10”.
Nella seconda metà di gara non c’è stata praticamente lotta tra i due prototipi factory, con l’Audi penalizzata anche con un drive through per avere sorpassato in regime di bandiere gialle, mentre la TS030-Hybrid #8 ha proseguito con un buon passo e minori consumi nonostante alcune vibrazioni al posteriore.
Sul podio termina, per la prima volta dopo Sebring 2012, una LM P2. Si tratta dell’Oreca-Nissan del G-Drive Racing di John Martin, Roman Rusinov e Mike Conway, che conquista la quarta vittoria stagionale dopo una lunga battaglia che ha coinvolto anch la Morgan Oak di Olivier Pla, David Heinemeier Hansson ed Alex Brundle, attardati di un giro a causa della sostituzione del cofano anteriore per una luce difettosa, e la Zytek-Nissan del Greaves Motosports dei due deb Jon Lancaster e Wolfgang Reip i quali, disavventura della visiera nell’airbox a parte, hanno coadiuvato perfettamente il già esperto Bjorn Wirdheim.
Sfortunata protagonista di questa gara l’Oreca del Pecom, scivolata nel frattempo in terza posizione nel periodo di guida di Luis Perez Companc e poi risalita seconda passando la Zytek Greaves, a 15” dalla vettura di testa, a metà della quinta ora si rendeva protagonista di una violenta uscita di strada all’ultima curva con alla guida Pierre Kaffer per una defaillance dei freni anteriori. Le riparazioni al posteriore dell’Oreca richiedevano due soste per complessivi 11 giri di ritardo, lasciandoli all’ottavo posto finale dietro anche alle altre due Morgan Oak, con Bertrand Baguette, Ricardo Gonzalez e Martin Plowman che conquistano il FIA Endurance Trophy piloti LMP2, e all’Oreca Delta-ADR.
In GTE-Pro, impresa storica di Gianmaria Bruni che conquista il titolo piloti con la Ferrari AF Corse grazie all’ennesima corsa perfetta, condotta questa volta insieme a Toni Vilander, rovinando la festa Aston Martin. Grossi problemi di motore nella quarta ora per la Vantage di punta di Turner e Mucke che hanno portato al ritiro, imitata ad un’ora circa dalla fine anche dalla vettura gemella di Senna, Stanaway e Lamy. Ferrari con questo risultato si conferma anche nel trofeo costruttori GTE.
Il podio di categoria si completa con la Porsche in versione 2014 di Patrick Pilet e Joerg Bergmeister, ad 1 giro così come l’altra F458 di Giancarlo Fisichella e Kamui Kobayashi, attardati da un problema all’anteriore destra durante il terzo pit-stop.
L’Aston Martin si rifà invece con le sue Vantage iscritte in GTE-Am, dove Nicki Thiim, Christoffer Nygaard e Kristian Poulsen conquistano la seconda vittoria consecutiva davanti alle due Ferrari di 8 Star, che conquista il trofeo riservato alle squadre, ed AF Corse.
Sfortunate protagoniste le due Porsche di Proton Competition, la cui gara è stata compromessa quasi subito, e dell’IMSA Performance Matmut, entrambe attardate a vari livelli da problemi alle sospensioni. Il titolo piloti di categoria va invece ai due piloti del secondo equipaggio Aston, Stuart Hall e Jamie Campbell Walter, quinti al traguardo dietro anche la Corvette Larbre insieme a Roald Goethe.
Per la stagione 2013 è tutto. Adesso una lunga off-season per l’endurance mondiale fino ai test di Le Castellet del 28-29 marzo e alla 6 Ore di Silverstone del 18-20 aprile 2014.
Piero Lonardo