Temperature accettabili questa volta per la 6 Ore del Bahrain, ultima prova del FIA WEC 2013, grazie allo spostamento del calendario rispetto allo scorso anno. Schedule invece inalterata, con azione sin dal giovedì e gara al sabato.
Nelle giornata odierna quindi due turni di prove libere con la temperatura più fresca che ha favorito anche i tempi sul giro rispetto al 2012.
La Toyota continua il suo cammino verso l’eccellenza e, dopo aver annunciato il debutto in pista a gennaio delle nuova TS040, lascia una TS030-Hybrid in testa ad entrambe le sessioni. Al mattino è stato Alex Wurz sulla #7 a segnare il passo 1:43.192, lasciando i vincitori di Shanghai dell’Audi R18 e-tron quattro #1 a oltre mezzo secondo con André Lotterer e i neocampioni sulla vettura gemella a 1”9 con Tom Kristensen. A chiudere Stèphane Sarrazin con la seconda Toyota a 2” dai battistrada.
Nella sessione serale invece è stato Sebastien Buemi con la #8 a precedere con 1.44.516 l’Audi #1 e l’altra Toyota con un distacco minimo, 2 decimi, nonostante una disavventura per Nicolas Lapierre che comportato uno stop per consentire il recupero della #7 dalla sabbia. A chiudere la classifica degli ufficiali l’Audi #2.
La Lola Rebellion, ancora una volta affidata a Mathias Beche, Nico Prost ed al nostro Andrea Belicchi occupa comodamente la quinta piazza anche se su questa pista medio lenta i distacchi dalle vetta si fanno più consistenti.
In LMP2 c’è ancora un titolo in palio tra G-Drive ed Oak Racing. Al mattino è la Morgan Oak di Alex Brundle a primeggiare con 1:52.389 precedendo l’Oreca G-Drive di John Martin di ben mezzo secondo. Nella seconda sessione è invece Nic Minassian con l’Oreca del Pecom Racing, che ha dichiarato ufficialmente di rinunciare non solo al programma nel Tudor USCC ma probabilmente al WEC nella prossima stagione, a primeggiare, anche di soli 84 millesimi sulla Morgan Oak di Bertrand Baguette con 1.51.798.
Aston Martin si è presentata con tutte le carte in regola per vincere, come nelle intenzioni, tutti e cinque i titoli in palio fra costruttori GTE, piloti e team GTE-Pro e GTE-Am, e l’inizio è stato dei migliori, con Darren Turner e Stefan Mucke a menare le danze in GTE-Pro e Nicki Thiim in GTE-Am, rispettivamente con 1.59.565 e 2.00.851.
Gli inseguitori però non sono stati da meno, e col favore del fresco è stato il quasi certo neoacquisto del programma Porsche LM P1 Richard Lietz – il cui posto verrà preso dal danese Michael Christensen, giovane stella della Porsche Supercup – a primeggiare con la sua 911 RSR spec 2014, portandosi nonostante le diverse condizioni della pista, a meno di soli 2 decimi dai battistrada assoluti.
Tra i Pro, bene al mattino Toni Vilander sulla Ferrari AF Corse #51 in coppia come noto con Gianmaria Bruni, anche se a ben 1” da Turner. Distacco mantenuto anche al pomeriggio da Kamui Kobayashi sulla #71 che dividerà con Giancarlo Fisichella. AF Corse si è rifatta invece in GTE-Am, portando la #61 dell’inedito equipaggio Perrodo/Collard/Griffin in testa al gruppo nella seconda sessione.
Appuntamento a domani per l’ultima sessione di libere, alle 10.25 or locale e per le qualifiche, a partire dalle 15.45.
Piero Lonardo