WEC | Montoya: “Porsche giocattolo fantastico da guidare”

23 novembre 2015 – Il due volte vincitore della 500 Miglia di Indianapolis e di sette gran premi di Formula 1, Juan Pablo Montoya, è rimasto davvero impressionato dopo aver guidato per la prima volta in Bahrain la Porsche 919 Hybrid vincitrice del Mondiale 2015 FIA WEC.

Montoya test Porsche 919 Hybrid Bahrain 2015Il colombiano, che già da diverso tempo era stato annunciato per questo test svoltosi dopo l’ultimo appuntamento del campionato a Sakhir, ha avuto modo di saggiare le qualità e le doti di una vettura LMP1 di ultima generazione. Qualcosa di completamente diverso da tutte le altre auto che guidato finora durante la sua lunga carriera. “La prima impressione è che si tratti di una macchina incredibile – ha dichiarato Montoya citato da Motorsport.com“Se pensi a quale può essere oggi la macchina tecnologicamente più avanzata, ti accorgi che è proprio questa. Penso che sia davanti ad una Formula 1 dal punto di vista della tecnologia. È un giocattolo fantastico, credo che sia questo il modo migliore per descriverla. Ho guidato tutti i tipi di automobile, e questa è davvero divertente. Ha un sacco di potenza, è molto stabile ed in realtà è molto facile da portare al limite”. 

“È davvero scioccante perché è decisamente buona, molto sincera da guidare. La vettura ha parecchio sottosterzo. Attraverso il simulatore ho capito tutto ciò con cui avrei avuto a che fare per quanto riguarda il sistema ibrido ed infatti è andata bene. Sono rimasto scioccato quando mi hanno dato un manuale di 30 pagine dove è spiegato come si deve guidare la macchina!  Ai tempi della McLaren avevamo una sola pagina relativa ai pulsanti sul volante, che erano tutti contrassegnati con delle lettere. Quindi bastava semplicemente ricordarsi a quale comando corrispondeva ogni singola lettera. Ho bisogno di capire le differenze fra una guida veloce e una al limite della vettura. Non venivo su questa pista dal 2006 (quando concluse 5° con la McLaren), ma per oggi l’idea era quella di godermi più di ogni altra cosa la macchina e divertirmi”.

Montoya abitacolo Porsche 919 Hybrid test Bahrain 2Il portacolori del team Penske ha ribadito di essere concentrato sul proprio programma nella IndyCar Series, ma ha anche ammesso di essere interessato a correre la 24 Ore di Le Mans, gara il cui successo gli consentirebbe di fregiarsi della mitica “Triple Crown”. Un traguardo molto ambito e conquistato sinora solo da un altro grandissimo campione del volante: Graham Hill. “Penso che sarebbe una gran gara. Qualcosa da provare e dove ottenere la vittoria sarebbe bello” – ha continuato Montoya – Se dovessi avere l’opportunità di disputarla, perché no? Ad essere onesti non ne abbiamo nemmeno parlato. Non lo so, in questo momento sono davvero felice dove mi trovo , nella IndyCar, sia con la squadra che per tutto il resto”.

“Penso che molta gente mi associ a Le Mans perché ho disputato questo test, ma effettivamente non ne abbiamo mai discusso. In un determinato momento potrebbe essere davvero bello parteciparvi. Sono una persona che ha coro un po’ dappertutto e quindi penso che sarebbe un’esperienza interessante. Ma se dovessi correre a Le Mans lo farei con una macchina come questa. Non sarei interessato a gareggiare con una vettura GT o più piccola. Per questo, l’intera esperienza dovrebbe essere su un’auto veloce. Sì, sarebbe bello. Mentirei se vi dicesse che non ci ho minimamente pensato”.

Montoya test Porsche Bahrain 2015Montoya possiede già una certa esperienza nelle gare di durata, in quanto ha partecipato per sette volte alla 24 Ore di Daytona per conto del team di Chip Ganassi, squadra con cui ha vinto anche la sua prima 500 Miglia di Indianapolis e il titolo di categoria prima di passare in Formula 1. Facendo un parallelo fra i prototipi che ha guidato negli USA e le moderne LMP1, il colombiano ha aggiunto: “A Daytona è stato relativamente semplice. Questa è una vettura molto diversa dai prototipi che corrono a Daytona. Avevo spiegato, e non perché non volevo essere cattivo, che si trattava un po’ di un kart con le ruote coperte. Avevano un buona coppia e si potrebbe dire che fossero decisamente prevedibili, ma non era facile perché le GT erano veloci e perciò non era semplice sorpassare”.

Infine, interpellato su un eventuale impegno a tempo pieno nel Mondiale FIA WEC dopo la fine del suo impegno con Roger Penske in IndyCar, il pilota colombiano ha risposto: “Non lo so se mi vogliono, forse. Una cosa è ciò che si vuole un’altra è ciò che si ha. Se chiedete a qualcuno in GP2 cosa vorrebbe fare, il 70% vi risponderebbe la Formula 1 e il restante 30% direbbe questo. Ad un certo punto, se ci fosse la possibilità in futuro, potrebbe essere una cosa da prendere in considerazione. In questo momento della mia carriera, corro perché mi piace farlo. Non ho bisogno di correre. Mi piace vincere e battere i miei avversari, e questo è tutto. Semplice”.

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