“Tra quindici giorni io e il sindaco Orlando voleremo in Bahrain degli sceicchi arabi. L’obiettivo è fare del Palermo, con il loro aiuto, un piccolo Paris Saint Germain”. Il presidente del Palermo calcio, Maurizio Zamparini, mostra di credere ancora fortemente nel progetto rosanero nonostante il desolante ultimo posto occupato dalla sua squadra nella classifica della Serie A.
L’intenzione dell’imprenditore friulano è quindi quella di replicare a Palermo il modello di società calcistica portato nella capitale francese dagli emiri del Qatar.
“Voglio trasformare il Palermo in un Psg più economico”, ha detto Zamparini nel corso della conferenza stampa nel centro sportivo di Boccadifalco.
“Palermo non è Venezia – ha detto – Fare calcio a Venezia è una follia e solo io avrei potuto farlo. Palermo è una città da un milione di abitanti. Tra 3-4 mesi partirà il centro sportivo. Sarà realizzato anche lo stadio. La contestazione? Ci sta. Hanno contestato Campedelli e Sartori che ha portato un quartiere come Chievo in A figuratevi se non possono contestare me”.
Sul rinnovo di Miccoli il patron rosanero ha detto: “Non è mai stato in discussione. La nostra è stata una strategia – ha proseguito – per sfruttare al meglio il ragazzo. Senza Miccoli non ci salviamo. Miccoli resterà altri due anni,stiamo lavorando per il rinnovo in modo che anche se dovessimo andare in serie b rimarrà con noi. Io spero che rimanga a vita”.
Sette allenatori e sei direttori sportivi negli ultimi due anni per Zamparini non sono un problema: “Non credo di aver destabilizzato la squadra. Questi due anni sono stati di grande difficoltà nel cercare di individuare un nuovo percorso per il Palermo. Aver lasciato andare via Rossi è stato un errore sia mio che di Delio. E’ andato via per un problema di comunicazione. Tecnicamente era un ottimo allenatore. Poi ci sono stati errori tecnici strani, come Pioli che era stato garantito da Sabatini, l´ultimo ds di livello che mi ha aiutato. E´ stato un errore mandare via Pioli ma mi sono così spaventato a vedere il Palermo a Trapani e ho preso una decisione avventata. Poi è arrivato Mangia, con lui abbiamo sbagliato a portare lo staff della Primavera nella prima squadra. Non si fa la Formula 1 con la Fiat, ma con la Ferrari”.