Zampata Hamilton, ma il primo in assoluto è Massa

2014 MERCEDES AMG PETRONAS FORMULA ONE TEAM

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Lewis Hamilton ha chiuso con il miglior tempo la quarta e ultima giornata di test di Formula 1 in Bahrain. L’anglo-caraibico della Mercedes ha girato in 1’33’’278 con gomme supersoft completando 70 giri nonostante un problema al cambio che lo ha costretto a scendere in pista nettamente in ritardo rispetto alla concorrenza. Ma il riferimento dell’ex iridato non è il più veloce di Sakhir 2. Ieri infatti Felipe Massa aveva marcato un 1’33’’258 con la sua Williams. FW36 che ha confermato il suo ottimo stato di forma anche col crono odierno di Valtteri Bottas, secondo in 1’33’’987 davanti a Fernando Alonso dopo aver a lungo guidato la graduatoria. Per il finlandese anche uno stop nelle fasi finali causato dalla power unit arrivata a fine chilometraggio. Dal canto suo l’asturiano ha abbattuto il muro dell’1’’35’’ registrando la miglior performance malese in assoluto della F14 T (1’’34’’280). Il ferrarista ha avuto anche un problema non ben specificato che lo ha costretto a fermarsi a bordo pista.

Appena sotto al podio virtuale Nico Hulkenberg (Force India, 1’35’’577), seguito da Jean-Eric Vergne (Toro Rosso, 1’35’’701) e Adrian Sutil (Sauber, 1’36’’467), il quale ha guidato in mattinata la C33 prima di lasciare il volante al suo teammate Esteban Gutierrez (1’37’’303). Il messicano si è piazzato ottavo, alle spalle della Marussia di Max Chilton (1’36’’835), causando anche una bandiera rossa nel finale per una prova di pescaggio della benzina. Si riaffaccia nella top ten Sebastian Vettel: il campione del mondo, a secco di tempi utili ieri, ha ottenuto il nono posto generale in 1’37’’468. Ma è stata comunque l’ennesima giornata difficile per la Red Bull: il 26enne di Heppenheim è rimasto ai box piuttosto a lungo dopo un testacoda alla curva 1, dovuto all’ennesimo guasto, questa volta all’impianto frenante. Lunedì la RB10 tornerà sull’asfalto di Sakhir per un filming day, un test di 100 km con gomme promozionali Pirelli.

Decimo Jenson Button (1’38’’111), fermato da un cedimento del motore della sua McLaren MP4-29 arrivato a fine chilometraggio. Rispettivamente ultimo e penultimo Kamui Kobayashi (Caterham, 1’38’’391) e Romain Grosjean (Lotus, 1’39’’302), che è riuscito a completare appena 32 tornate prima di venire fermato da guai tecnici. La situazione appare molto difficile per il team di Enstone: la E22, che ha provocato due bandiere rosse (la seconda con tanto di fiammate) si è confermata monoposto acerba e inaffidabile: i quattro giorni di test persi a Jerez pesano come un macigno. La sessione è stata allungata di 25 minuti a causa delle 8 bandiere rosse esposte ed è terminata all’imbrunire sotto le luci artificiali. Da segnalare anche le molte rotture che hanno colpito le monoposto di nuova generazione in generale: farsi un’idea di quelli che potranno essere i valori in campo tra due settimane a Melbourne non è affatto semplice…

Intanto il Bahrain International Circuit ha annunciato di aver intitolato a Michael Schumacher la prima curva del tracciato, disegnato dal ‘solito’ Hermann Tilke. Il presidente del BIC, Zayed Al Zayani, ha voluto ricordare che il tedesco, ricoverato in coma farmacologico a Grenoble dal 29 dicembre scorso, “è stato direttamente coinvolto nelle prime fasi di sviluppo del circuito, offrendo i suoi input nel progetto della pista, incluso il layout della prima curva. È un grosso privilegio onorare il più grande pilota nella storia della F1, una persona che gli abitanti del Bahrain portano nel cuore diventando immediatamente di ispirazione per tutte le persone che amano il motorsport nel Regno. Il team del circuito continua ad offrire a Michael e alla sua famiglia i migliori auguri”.

I tempi di day 4 dei test collettivi di Sakhir 2

di Brian Stefen Paul

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