6h Bahrein, gara: Nuova doppietta per Audi

MILANO – Volano via le ambizioni di Toyota per una seconda vittoria consecutiva nel WEC, dopo quella ottenuta sul circuito di Interlagos. Per le prime due ore Wurz e Lapierre hanno tenuto in riga le due Audi, tuttavia un guasto elettrico (per la precisione, al pannello luminoso laterale che porta il numero della vettura) li ha obbligati ad una lunga sosta.

Rientrati in pista, essi sono riusciti a riguadagnare la terza posizione.
Successivamente Lapierre è stato coinvolto in un incidente con la HPD di Strakka Racing con al volante Jonny Kane. La Toyota ha subito un danno alla sospensione posteriore che le è stato fatale: non potendo rientrare ai box è stata costretta al ritiro.
Le sfortune della TS030 hanno permesso al trio vincitore di Le Mans di compiere una volata verso la bandiera a scacchi.

I compagni Tom Kristensen e Allan McNish, anch’essi in corsa verso la vittoria del campionato, non hanno rappresentato un grosso problema: numerosi imprevisti alla loro nuova R18 e-tron hanno impedito loro di andare oltre il secondo posto al termine della gara. Dapprima hanno dovuto sostituire il musetto per il malfunzionamento di un faro, in seguito problemi di surriscaldamento dei dischi posteriori li hanno costretti a più di una sosta.

A riempire il gradino più basso del podio è la già citata HPD di Strakka Racing, prima fra i team privati davanti alle due Lola-Toyota della scuderia Rebellion Racing. Strakka ha guadagnato il posto a scapito della Rebellion di Jani e Prost, dopo che quest’ultima si è dovuta fermare (ironia della sorte) per sostituire uno dei numeri identificativi.

In LMP2, invece, la HPD di Starworks Motorsport ha mantenuto il comando per la quasi totalità della gara, fino a che un pit stop difficoltoso ha costretto Sarrazin a cedere il posto alla Oreca-Nissan 03 di Pecom Racing. L’ex pilota Peugeot non è infatti riuscito a far ripartire subito la HPD alla sua ultima sosta, mantenendo comunque la seconda posizione al termine della gara.

Trionfo per AF Corse in GTE Pro, la quale ha messo a segno la sua quarta vittoria consecutiva, assicurandosi anche sia il titolo piloti che quello costruttori per la categoria. La sua gara non è stata facile, in quanto Giancarlo Fisichella e Toni Vilander (il quale ha rimpiazzato Gianmaria Bruni per questa gara) hanno dovuto combattere con la Aston Martin Vantage ufficiale di Mucke e Turner. La vettura inglese ha ceduto il passo solo alla fine delle sei ore, a causa di noie all’impianto di scarico.
In GTe Am, infine, la vittoria va alla Porsche 997 del team Felbermayr, seguita dalla Ferrari 458 di AF Waltrip.

Giuseppe Poliseno


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